Italia e Estero

MO: esperto,con crisi diritto internazionale Israele può colpire

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UDINE, 14 GIU - "Per un decennio, l'attacco di Israele a Teheran ha rappresentato una minaccia astratta: Tel Aviv minacciava, ma non agiva perché lo scenario globale lo impediva, mentre l'attuale crisi del diritto internazionale lo ha reso possibile". Lo ha detto all'ANSA Federico Donelli, professore di Relazioni internazionali all'Università di Trieste, commentando la crisi in Medio Oriente con la guerra tra Israele e Iran. "Dietro l'annuncio del premier israeliano Benjamin Netanyahu che la guerra proseguirà a oltranza, c'è la ferma volontà di colpire i siti e i laboratori nucleari iraniani, un passo che fino a cinque anni fa era tabù", aggiunge l'analista. Donelli inquadra la dinamica dentro l'ordine post-liberale. "Il conflitto russo-ucraino e gli altri fronti aperti - ha affermato - dimostrano che l'uso della forza è di nuovo uno strumento accettabile per molti attori. Netanyahu lo ha compreso e prova a capitalizzare un contesto in cui le reazioni restrittive sono deboli o frammentate". Secondo l'esperto, diventa sempre più possibile, intanto, una reazione di Pechino. "Nella riunione notturna del Consiglio di Sicurezza dell'Onu - ha concluso il politologo - la Cina ha criticato apertamente l'operazione israeliana, definendola un pericolo per la stabilità globale. La mossa riflette gli interessi strategici che la Cina coltiva con Teheran e segnala che la partita si gioca su più piani".

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