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Metro in sciopero, settimana di passione nei trasporti a Londra

epa12361778 Commuters outside the closed Walthamstow Central station due to a Tube strike that has shut down nearly all London Underground services in London, Britain, 08 September 2025. Members of the Rail, Maritime And Transport union (RMT) are staging a four-day walkout after rejecting the 3.4 percent pay rise, demanding their 35-hour week be reduced to a 32-hour week to improve their work conditions. EPA/TOLGA AKMEN
epa12361778 Commuters outside the closed Walthamstow Central station due to a Tube strike that has shut down nearly all London Underground services in London, Britain, 08 September 2025. Members of the Rail, Maritime And Transport union (RMT) are staging a four-day walkout after rejecting the 3.4 percent pay rise, demanding their 35-hour week be reduced to a 32-hour week to improve their work conditions. EPA/TOLGA AKMEN
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LONDRA, 08 SET - Settimana di passione per i trasporti pubblici a Londra, sullo sfondo del primo giorno lavorativo dello sciopero dei lavoratori della tentacolare metropolitana della capitale britannica, la cosiddetta Tube, indetto a partire dai ieri pomeriggio dopo il fallimento degli ultimi negoziati su una nuova vertenza salariale di settore con i vertici di Transport for London (Tfl): il gestore che fa capo all'amministrazione comunale londinese. Il battagliero sindacato di categoria, Rmt, ha annunciato un filotto di diversi giorni d'iniziative di lotta nell'ambito di quella che si prospetta come la tornata di scioperi più pesante nella Tube da tre anni a questa parte: la peggiore dall'avvento al potere del governo laburista di Keir Starmer, nel luglio 2024, dopo gli scontri sociali diffusi degli ultimi anni dei precedenti governi conservatori. La protesta, segnata anche da picchetti agli ingressi di alcune stazioni, paralizza di fatto tutte le linee della metro; e mette sotto pressione i servizi separati (che continuano a operare) dell'overground, dell'Elizabeth Line e dei bus. Caos e disagi, attesi almeno fino a giovedì in assenza di svolte o di ulteriori mediazioni politiche che il governo finora ha rifiutato, coinvolgono milioni di utenti fra pendolari e turisti. L'Rmt chiede nuovi aumenti di stipendi, oltre a quelli ottenuti nel dopo Covid, e una riduzione dell'orario di lavoro a 35 ore settimanali per macchinisti, segnalatori e manutentori.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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