Italia e Estero

Medico condannato per abusi su pazienti, 'selezionava vittime'

Un fermo immagine tratto da un video mostra un momento dell'operazione dei Carabinieri del Nas di Roma che hanno posto agli arresti domiciliari il medico sorpreso nei giorni scorsi ad operare all'interno di una privata abitazione a Roma, e già indagato per la morte di una paziente, avvenuta a giugno, durante un intervento di liposuzione in un ambulatorio abusivo, Roma, 22 luglio 2025. ANSA/ UFFICIO STAMPA CARABINIERI +++FOTO DIFFUSA DALL'UFFICIO STAMPA - USARE SOLO PER ILLUSTRARE OGGI LA NOTIZIA INDICATA NEL TITOLO - NON ARCHIVIARE - NON VENDERE - NON USARE PER FINI NON GIORNALISTICI - NPK+++
Un fermo immagine tratto da un video mostra un momento dell'operazione dei Carabinieri del Nas di Roma che hanno posto agli arresti domiciliari il medico sorpreso nei giorni scorsi ad operare all'interno di una privata abitazione a Roma, e già indagato per la morte di una paziente, avvenuta a giugno, durante un intervento di liposuzione in un ambulatorio abusivo, Roma, 22 luglio 2025. ANSA/ UFFICIO STAMPA CARABINIERI +++FOTO DIFFUSA DALL'UFFICIO STAMPA - USARE SOLO PER ILLUSTRARE OGGI LA NOTIZIA INDICATA NEL TITOLO - NON ARCHIVIARE - NON VENDERE - NON USARE PER FINI NON GIORNALISTICI - NPK+++
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MILANO, 27 AGO - Una "serialità" di abusi che venivano messi in atto con "selezione" delle vittime, tutte donne tra i 19 e i 35 anni, pazienti che in alcuni casi "avevano rappresentato" anche "un passato di sofferenza psichiatrica o comunque di fragilità psicologica". Così, nelle motivazioni della sentenza, il gup di Milano Luigi Iannelli descrive le violenze sessuali per cui è stato condannato a 10 anni di reclusione con rito abbreviato, lo scorso 9 maggio, un medico di guardia che lavorava tra il capoluogo lombardo e i comuni di San Giuliano Milanese e San Donato. Il 42enne era già finito al centro di un'inchiesta analoga nel periodo dell'emergenza Covid, venendo assolto nel 2021. Agli anni successivi risalgono, invece, gli abusi su nove giovani pazienti per i quali è stato condannato, a seguito dell'inchiesta della pm di Milano Alessia Menegazzo e dei carabinieri e dopo essere stato destinatario di due ordinanze di custodia cautelare. Stando alle accuse di violenza sessuale aggravata, riconosciute dal gup, il 42enne avrebbe commesso gli abusi ai danni delle pazienti con il pretesto di visitarle. Per il giudice "strumentalizzava" il suo ruolo di medico "per compiere atti sessuali". E non gli può essere concessa alcuna attenuante. Anzi, attraverso falsi su certificati medici avrebbe anche tentato di nascondere le violenze. A dare il via all'inchiesta era stata la denuncia di una giovane paziente, presentata dopo che si era rivolta a un centro antiviolenza. Tutte le giovani, parti civili e assistite, tra gli altri, dagli avvocati Patrizio Nicolò e Andrea Prudenzano, erano state sentite con la formula dell'incidente probatorio per cristallizzare le dichiarazioni, ritenute dal giudice "attendibili". Il gup ha anche disposto a carico dell'imputato provvisionali di risarcimento per le vittime tra i 20 e i 30mila euro e 30mila euro per l'Ats della Città Metropolitana di Milano, altra parte civile.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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