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Media, Hamas chiede più aiuti e l'apertura del valico di Rafah

epaselect epa11888002 Ambulances drive on the Egyptian side of the Rafah border crossing between Egypt and the Gaza Strip, in Rafah, Egypt, 11 February 2025. The first phase of a six-week ceasefire deal between Israel and Hamas came into effect on 19 January 2025. Under the ceasefire deal, a number of patients and wounded people are allowed to be evacuated from the Gaza Strip. EPA/MOHAMED HOSSAM
epaselect epa11888002 Ambulances drive on the Egyptian side of the Rafah border crossing between Egypt and the Gaza Strip, in Rafah, Egypt, 11 February 2025. The first phase of a six-week ceasefire deal between Israel and Hamas came into effect on 19 January 2025. Under the ceasefire deal, a number of patients and wounded people are allowed to be evacuated from the Gaza Strip. EPA/MOHAMED HOSSAM
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ROMA, 06 LUG - Una fonte vicina ad Hamas e a conoscenza dei negoziati a Doha ha riferito al quotidiano qatariota Al Shark che il round di negoziati indiretti tra il movimento e Israele, che si tiene questa sera nella capitale del Qatar, Doha, discuterà i "meccanismi di attuazione" della nuova proposta di cessate il fuoco, sottolineando che il movimento "si concentrerà sulle osservazioni presentate nella sua risposta per migliorarla". Il funzionario ha detto che il leader di Hamas Khalil al-Haya guida la delegazione del movimento in questo round di negoziati e che Hamas "ha assicurato ai mediatori la sua disponibilità a condurre negoziati seri che portino a un accordo per porre fine definitivamente alla guerra". La fonte ha riferito ad Al-Sharq che Hamas vuole "l'ingresso di sufficienti quantità di aiuti, fino a 600 camion al giorno, inclusi cibo e assistenza medica, tende attrezzate, case mobili, carburante e materiali da costruzione per riparare ospedali, panifici e distributori d'acqua". Chiede inoltre "l'apertura del valico di Rafah verso la Striscia di Gaza in entrambe le direzioni per consentire il transito di oltre 20.000 malati e feriti che necessitano di cure urgenti negli ospedali in Egitto e all'estero, soprattutto dopo che Israele ha distrutto il sistema sanitario nella Striscia di Gaza".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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