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Maxi-rogo a Milano, fiamme divampate dal 15esimo piano

Tra le ipotesi al vaglio c'è anche quella di un cortocircuito. Il sindaco Sala: «La magistratura è al lavoro»
  • Il palazzo distrutto dalle fiamme
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«Confermo che le fiamme sono partite dal quindicesimo piano. Sembra che la famiglia non ci fosse da due settimane come mi ha detto il custode». È quanto ha raccontato Augusto Bononi, l'amministratore del condominio di via Antonini, a Milano, che è andato a fuoco ieri ed è stato distrutto falla fiamme. «Sull'innesco dell'incendio lo stanno verificando le autorità - ha concluso -, da quello che si vede dai video sarebbe interno all'appartamento».

Tra le ipotesi al vaglio c'è anche quella di un cortocircuito che potrebbe essersi sviluppato al 15esimo piano, dove si sono originate le fiamme, come dimostra un video agli atti dell'inchiesta realizzato da un residente della zona. Al momento, comunque, come precisato dagli inquirenti, non è possibile ancora avere risposte precise sulle cause del maxi rogo. Da Roma, intanto, per condurre le indagini sono arrivati anche gli specialisti del Nucleo investigativo antincendi dei Vigili del Fuoco.

Il rogo ha avuto una sorta di «effetto camino»: l'aria tra l'edificio e i pannelli di rivestimento del grattacielo ha fatto correre le fiamme e la Torre dei Moro si è trasformata in una torcia. Questo quanto hanno accertato al momento investigatori e inquirenti nell'inchiesta. Il fascicolo sarà aperta a breve per disastro colposo (incendio colposo l'altra ipotesi di reato al vaglio) dal dipartimento guidato dall'aggiunto Tiziana Siciliano che in giornata effettuerà un altro sopralluogo sul posto coi Vigili del fuoco.

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, in via Antonini - Foto Ansa/Paolo Salmoirago © www.giornaledibrescia.it
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, in via Antonini - Foto Ansa/Paolo Salmoirago © www.giornaledibrescia.it

«La magistratura è già al lavoro per chiarire la dinamica dell'accaduto. Il mio auspicio è che le responsabilità siano accertate con rapidità» ha scritto sui social il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. «La Torre del Moro è stata costruita poco più di 10 anni fa e non è accettabile che un edificio così moderno si sia dimostrato del tutto vulnerabile - ha aggiunto Sala che ieri era sul posto per verificare la situazione -. Ieri la nostra città ha vissuto ore di profonda preoccupazione per le fiamme che hanno avvolto la Torre del Moro, nel quartiere Vigentino».

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