Italia e Estero

Max Casacci, 'a Torino oggi abbiamo assistito a un'esibizione di forza repressiva'

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MILANO, 18 DIC - "Ciò che è evidente, è che oggi abbiamo assistito ad una esibizione di forza repressiva sulla quale alcuni esponenti della destra nazionale e locale hanno già fieramente messo il cappello. Peccato che per farlo abbiano dovuto forzare i fatti a beneficio di narrativa". Così Max Casacci dei Subsonica commenta lo sgombero di Askatasuna nella sua Torino. Per Casacci "non esiste una relazione diretta tra lo sgombero, la blindatura dei (al momento) due piani superiori dell'edificio, e una 'ferma risposta' a recenti episodi violenti, tra cui l'irruzione nella sede della Stampa, su cui sono in corso indagini". "È vero - spiega il musicista - che nella stessa giornata sono state fatte perquisizioni presso abitazioni di attivisti e sedi di collettivi, ma la revoca del patto di collaborazione per restituire Askatasuna al quartiere in forma di spazio sociale, aggregativo e culturale imposta dalla Prefettura (che di fatto scavalca Consiglio comunale e Giunta), è un'azione differente, che si aggrappa - prosegue Casacci in un post sui social - a ordinanze e cavilli tesi a boicottare il progetto della trasformazione dello stabile in "Bene comune". "Quello che auspico - conclude uno dei fondatori dei Subsonica - anche a nome di una comunità musicale che contro la chiusura dello spazio di Aska si è espressa in modo molto netto, è che la Città non si lasci forzare la mano da chi non vede grosse differenze tra ordine pubblico e desertificazione sociale".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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