Italia e Estero

Mattarella, ricordare Ferlaino per opporsi a sprezzo democrazia

Il Presidente della Repubblica in occasione dell'incontro con una rappresentanza del Corpo di Polizia Penitenziaria (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
Il Presidente della Repubblica in occasione dell'incontro con una rappresentanza del Corpo di Polizia Penitenziaria (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
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ROMA, 03 LUG - "Il 3 luglio del 1975, mentre stava rientrando a casa, il giudice Francesco Ferlaino veniva ucciso a colpi di fucile da sicari mai identificati, esponenti della malavita organizzata. Francesco Ferlaino, primo magistrato vittima della criminalità in Calabria, con le sue indagini aveva inferto duri colpi alle organizzazioni criminali, riuscendo a cogliere, con lungimiranza, la complessità della 'ndrangheta e la sua capacità di penetrare in profondità i sistemi socio-economici. Ricordare il suo spietato omicidio ci esorta a continuare a opporci senza sosta a quanti disprezzano i valori della società democratica, fondata sulla tutela dei diritti dei cittadini, nella prevalenza delle regole dello Stato di diritto e sulla convinta adesione alla cultura della legalità. A distanza di cinquant'anni, desidero rinnovare i sentimenti di partecipazione e vicinanza della Repubblica ai suoi familiari e a coloro che lo hanno stimato e che in questi lunghi anni ne hanno ricordato la passione e l'encomiabile impegno nello svolgimento dell'attività professionale, dedicando la sua vita a servizio del Paese". E' quando dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

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