Italia e Estero

Mattarella, Italia si inchina a chi è morto per liberarci

Civitella in Val di Chiana - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Civitella in Val di Chiana in occasione del 79* anniversario di Liberazione, oggi 25 aprile 2024 (Foto di Paolo Giandotti - Ufficio Stampa per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
Civitella in Val di Chiana - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Civitella in Val di Chiana in occasione del 79* anniversario di Liberazione, oggi 25 aprile 2024 (Foto di Paolo Giandotti - Ufficio Stampa per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
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ROMA, 25 APR - "Ai circa trecentocinquantamila soldati, venuti da Paesi lontani, morti per liberare l'Italia e il mondo dall'incubo del nazifascismo, l'Italia si inchina doverosamente, con commozione e con riconoscenza. Quei ragazzi, che riposano sotto le lapidi bianche dei cimiteri alleati che costellano la nostra Penisola, li sentiamo come nostri caduti, come nostri figli. Liberazione, dunque, dall'occupante nazista, liberazione da una terribile guerra, ma anche da una dittatura spietata che, lungo l'arco di un ventennio, aveva soffocato i diritti politici e civili, calpestato le libertà fondamentali, perseguitato gli ebrei e le minoranze, educato i giovani alla sacrilega religione della violenza e del sopruso. L'entrata in guerra, accanto a Hitler, fu la diretta e inevitabile conseguenza di questo clima di fanatica esaltazione". Lo ha detto il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, celebrando la festa della liberazione a Civitella Val di Chiana.

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