Italia e Estero

Mattarella, funzionari P.A. autonomi, sganciati dai partiti

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia commemorativa del quinto anniversario della morte di Willy Monteiro Duarte (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia commemorativa del quinto anniversario della morte di Willy Monteiro Duarte (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
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ROMA, 16 SET - "La nostra Costituzione dedica poche ma significative disposizioni alla pubblica amministrazione. Gli articoli 97 e 98 attribuiscono all'amministrazione un'autonoma evidenza nell'ambito del potere esecutivo. La visione di un'amministrazione imparziale è debitrice del costituzionalismo liberale ed è stata fatta propria dai Costituenti, consapevoli di come, in epoca fascista, l'apparato pubblico fosse stato utilizzato per la soppressione delle garanzie e dell'equilibrio tra i poteri pubblici. Costantino Mortati, grande maestro, membro autorevole dell'Assemblea Costituente, sottolineò come un ordinamento democratico debba avere un'amministrazione obiettiva della cosa pubblica e non un'amministrazione di partiti. I funzionari pubblici - per volontà della Costituzione - devono operare al servizio della collettività e vanno sottratti all' influenza dei partiti politici". Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando i vincitori del nono Corso-concorso per dirigenti pubblici organizzato dalla Scuola Nazionale dell'Amministrazione.

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