Martella (Pd), Zaia fissi data elezioni, basta giochi di potere

ROMA, 12 LUG - "Persino nella Lega si moltiplicano ormai le voci che chiedono una cosa semplice e ragionevole: fissare la data delle prossime elezioni regionali. Una cosa che in una democrazia dovrebbe essere scontata, ma che in Veneto continua a essere rimandata per ragioni incomprensibili, anzi fin troppo comprensibili: la paura della fine di un'epoca". Lo dichiara il senatore Andrea Martella, segretario regionale del Partito Democratico del Veneto. "Sono mesi che denunciamo la deriva padronale e cinica di un centrodestra che ha provato, e in parte ancora prova, a rinviare l'inevitabile: la conclusione del lungo regno di Zaia. Ma il Veneto non è una signoria, né una proprietà personale: è una grande regione che merita rispetto. E il rispetto comincia dalle regole: le legislature durano cinque anni, non si allungano in base alle convenienze del momento. O dobbiamo forse pensare - aggiunge Martella - che Zaia non fissi la data perché spera ancora nello slittamento al 2026, per poter presenziare all'inaugurazione delle Olimpiadi, come gli aveva promesso pubblicamente Salvini?". "Basta tentennamenti - conclude il segretario del PD Veneto -. Si fissi subito la data entro la cornice prevista dalla legge. Noi, a differenza del centrodestra che ancora litiga sul nome da contrapporre, siamo pronti. Il centrosinistra ha scelto: con Giovanni Manildo candidato e con la più ampia coalizione mai costruita negli ultimi anni, siamo pronti a rappresentare la voce di tutte quelle cittadine e cittadini che chiedono un cambiamento vero. E che meritano, prima di tutto, rispetto".
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