Italia e Estero

Martedì mozione Pd alla Camera,cessate fuoco a Gaza e diplomazia

epa11144771 People march with a Palestinian flag during a protest in solidarity with Gaza and the Palestinian people on the occasion of 'International Jerusalem Week', organized by associations and civil society bodies in Lebanon, outside the United Nations Economic and Social Commission for Western Asia (UN-ESCWA) headquarters in Beirut, Lebanon, 11 February 2024. Thousands of Israelis and Palestinians have been killed since the militant group Hamas launched an unprecedented attack on Israel from the Gaza Strip on 07 October 2023, and the Israeli strikes on the Palestinian enclave which followed it.  EPA/WAEL HAMZEH
epa11144771 People march with a Palestinian flag during a protest in solidarity with Gaza and the Palestinian people on the occasion of 'International Jerusalem Week', organized by associations and civil society bodies in Lebanon, outside the United Nations Economic and Social Commission for Western Asia (UN-ESCWA) headquarters in Beirut, Lebanon, 11 February 2024. Thousands of Israelis and Palestinians have been killed since the militant group Hamas launched an unprecedented attack on Israel from the Gaza Strip on 07 October 2023, and the Israeli strikes on the Palestinian enclave which followed it. EPA/WAEL HAMZEH
AA

ROMA, 11 FEB - "Un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza" associato alla "liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani", agli aiuti umanitari nella Striscia e a un'azione per una Conferenza internazionale di pace. Sono i punti principali degli impegni chiesti al governo nella mozione proposta dal Pd, prima firmataria Elly Schlein, e discussa martedì nell'aula della Camera. Il documento conta in tutto 28 premesse, partendo dal riconoscimento delle responsabilità di Hamas negli attacchi del 7 ottobre 2023 ("provocando non solo morte ma anche uno shock collettivo nella società israeliana - si legge nel testo - per quello che è stato definito come l'attacco più letale dopo la Shoah") e dalla risposta del governo israeliano "autorizzando la più grande mobilitazione militare del Paese dalla guerra dello Yom Kippur del 1973 e chiedendo l'evacuazione verso Sud dei palestinesi che vivevano nella città di Gaza e nel nord della Striscia di Gaza". Corposi anche gli impegni chiesti all'esecutivo: dalla fine delle ostilità all'azione diplomatica "in particolare in seno all'Unione europea, per promuovere iniziative di de-escalation della tensione in Medio Oriente e con l'obiettivo di celebrare - come proposto nelle conclusioni del Consiglio europeo del 27 ottobre 2023 - una Conferenza internazionale di pace che ponga fine al conflitto israelo-palestinese, attraverso la soluzione politica dei 'due popoli, due Stati', in linea con le risoluzioni dell'Onu". I Dem chiedono inoltre di "attivarsi per promuovere, in tutte le sedi multilaterali, una missione internazionale di interposizione a Gaza, sotto l'egida delle Nazioni unite, che coinvolga i Paesi arabi che possono assumersi la responsabilità della ricostruzione della Striscia", di "sostenere l'Unione europea nell'attuazione in tempi rapidi delle sanzioni già deliberate contro Hamas" e di sollecitare la Ue perché "appronti un pacchetto di sanzioni contro i coloni". Non manca la richiesta di "ripristinare i fondi per le ong italiane che operano in Palestina e in Israele" e di "sostenere, all'interno di una cornice europea le iniziative volte a garantire la sicurezza marittima nel Mar Rosso".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Argomenti