Italia e Estero

Mamme gay: ministero fa appello contro sentenze Tribunale Padova

"E' una vita che lottiamo, come coppie omosessuali, per i nostri diritti. Ora lo faremo lo stesso per quelli dei nostri figli". Sintetizza così il proprio sentire la mamma 'arcobaleno' di Padova alla quale la Procura ha notificato ieri l'impugnazione dell'atto di nascita della figlia, chiedendo di cancellare il nome della sua compagna dallo stato di famiglia. "E' talmente vergognosa - ha aggiunto la donna - che non possiamo non combattere fino alla fine contro questo provvedimento" che, sottolinea, "non solo non considera l'interesse dei bambini, che non possono 'perdere' i genitori, un nonno, un fratello, un'identità, ma soprattutto immagina un contesto sociale molto peggiore di com'è in realtà. Viviamo in una società che è pronta ad accoglierci, c'è una scuola che è pronta a crescere i nostri figli, e assieme ai nostri figli". ANSA/MICHELE GALVAN
"E' una vita che lottiamo, come coppie omosessuali, per i nostri diritti. Ora lo faremo lo stesso per quelli dei nostri figli". Sintetizza così il proprio sentire la mamma 'arcobaleno' di Padova alla quale la Procura ha notificato ieri l'impugnazione dell'atto di nascita della figlia, chiedendo di cancellare il nome della sua compagna dallo stato di famiglia. "E' talmente vergognosa - ha aggiunto la donna - che non possiamo non combattere fino alla fine contro questo provvedimento" che, sottolinea, "non solo non considera l'interesse dei bambini, che non possono 'perdere' i genitori, un nonno, un fratello, un'identità, ma soprattutto immagina un contesto sociale molto peggiore di com'è in realtà. Viviamo in una società che è pronta ad accoglierci, c'è una scuola che è pronta a crescere i nostri figli, e assieme ai nostri figli". ANSA/MICHELE GALVAN
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PADOVA, 15 MAR - Il Ministero dell'interno mantiene la linea contraria rispetto ai bambini registrati all'anagrafe con due mamme, e ha già impugnato con reclami le sentenze del Tribunale di Padova, che aveva dato ragione alle coppie omogenitoriali. Il Viminale, tramite l'Avvocatura distrettuale del Veneto ha infatti presentato alla Corte d'appello di Venezia gran parte dei ricorsi - vanno fatti su ogni singolo provvedimento - alle 37 sentenze dei giudici civili di Padova, i quali a febbraio avevano dichiarato l'inammissibilità dell'azione della Procura. I magistrati, sulla base di una circolare del Ministero, avevano infatti chiesto la cancellazione dai registri dell'anagrafe del cognome della madre non biologica (cosiddetta intenzionale) dei bimbi con due mamme. Una sconfitta 'procedurale' per la Procura, dato che, secondo il Tribunale, i ricorsi non potevano riferirsi alla semplice trascrizione anagrafica, ma avrebbero dovuto intervenire sullo status del figlio. E questo, pur inquadrando il pronunciamento in un quadro giuridico che "deve tutelare l'interesse prevalente del bambino" a vivere "in una relazione stabile", anche in mancanza del legame biologico con i genitori. Ora l'appello del ministro Matteo Piantedosi. Secondo l'Avvocatura distrettuale le sentenze del Tribunale sono state di "natura processuale" e non sono entrate nel merito della questione, ovvero il riconoscimento formale di bambini e bambini figli di coppie dello stesso sesso.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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