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Lumumba, se Knox difende innocenti cominci con me

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PERUGIA, 21 MAG - "E' arrivato il momento in cui Amanda Knox può guardare indietro e se intende difendere le vittime della giustizia deve cominciare a farlo con me": Patrick Lumumba ha commentato così la motivazione della sentenza della Cassazione che ha definitivamente condannato l'americana per calunnia nei suoi confronti. Avendolo accusato del coinvolgimento nell'omicidio di Meredith Kercher per il quale è risultato poi totalmente estraneo e prosciolto dopo avere passato 14 giorni in carcere. Lumumba ha parlato nello studio del suo legale, l'avvocato Carlo Pacelli. "Questa condanna accompagnerà Amanda per la vita" ha sottolineato. "Aspetto un risarcimento da parte sua - ha sottolineato Lumumba - perché se deve aiutare le persone con la associazione lo fa in base alle leggi e il risarcimento che chiedo è previsto dalla legge. Dice sempre che mi ha chiesto scusa ma non le ho mai ricevute". Lumumba ora vive tra Perugia e la Polonia. "E tutto questo è frutto del corto circuito creato da Amanda" ha aggiunto. Riguardo alle accuse rivoltegli da Knox, Lumumba ha detto che "lei era convinta di essere scoperta dagli investigatori". "Ha scelto me - ha aggiunto -perché sapeva di poter usciere così dalla situazione". Per l'avvocato Pacelli "si mette un punto a questa vicenda che si protrae da 20 anni". "La Cassazione - ha aggiunto - ha stabilito che Amanda Knox è colpevole di calunnia al di là di ogni ragionevole dubbio. Non è vittima di un errore giudiziario ma una calunniatrice di Lumumba che ha accusato dell'omicidio di Meredith sapendolo innocente". "Patrick ha diritto di essere risarcito - ha annunciato il legale - e valuteremo tutte le iniziative possibili".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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