Italia e Estero

L'ultimo giorno da presidente degli Stati Uniti di Donald Trump

Poco prima di lasciare il suo incarico ha concesso la grazia a 73 persone e ha commutato le condanne di altre 70
  • Trump lascia la Casa Bianca
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Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha lasciato la Casa Bianca. Accompagnato dalla first lady Melania, è salito a bordo dell'elicottero presidenziale, il Marine One, poco dopo le 8.15 (le 14.15 in italia), dopo aver brevemente parlato con alcuni giornalisti. Alla base militare di Andrews, alle porte della capitale, si è svolta una cerimonia di addio prima di imbarcarsi sull'Air Force One e volare nella loro residenza di Mar-a-Lago, Florida, snobbando la cerimonia di giuramento di Joe Biden e della sua vice Kamala Harris.

«Arrivederci. We love you. Torneremo in qualche modo. Ci vediamo presto», dice Trump alla base di Andrews. Secondo indiscrezioni, il presidente starebbe pensando a creare un suo partito, il Patriot Party, ma molto dipenderà dalle sue vertenze legali, a partire dall'impeachment.

Nel discorso, dopo il giuramento, Joe Biden non parlerà di Trump. Lo ha assicurato Jen Psaki, futura portavoce della Casa Bianca. «Questo sarà un discorso che guarda avanti, incentrato sul tema dell'unità», ha detto alla Cnn. «Occupiamo meno tempo a parlare, pensare e a preoccuparci di Trump di quanto pensi la gente», ha sottolineato Psaki.

Intanto le grandi pulizie alla Casa Bianca sono già iniziate. Da qualche ora società specializzate esterne e lo staff di 1600 Pennsylvania Avenue sono già al lavoro per pulire l'edificio, dove ci sono stati diversi focolai di Covid

Poco prima di lasciare il suo incarico, «il presidente Donald J. Trump ha concesso la grazia a 73 persone e ha commutato le condanne di altre 70», ha reso noto la sua amministrazione in una nota. 

Tra le persone graziate figurano il suo ex stratega Steve Bannon, Elliott Broidy, un raccoglitore di fondi per il partito repubblicano, che si è dichiarato colpevole a ottobre di lobbying illegale per conto di un uomo d'affari malese che cercava di porre fine a un'indagine federale sullo scandalo 1mdb, il rapper Lil Wayne e l'ex sindaco di Detroit Kwame Kilpatrick. Nell'elenco mancano nomi eccellenti come Rudy Giuliani, Edward Snowden e Julian Assange, oltre a sé e ai suoi figli.

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