Italia e Estero

Lula autorizzato a incontrare Kirchner agli arresti domiciliari

epa05668266 Former president of Brazil Luiz Inacio Lula da Silva (R), wearing a photograph of political leader Milagro Sala around his neck, and Former president of Argentina Cristina Fernandez de Kirchner (L) pose at the Headquarters of the Lula Institute, in Sao Paulo, Brazil, 09 December 2016. Fernandez is in Sao Paulo, invited by the Perseu Abramo Foundation, of the Workers' Party (PT), to participate alongside former Brazilian President Dilma Rousseff in the conference 'The Political Struggle in Latin America Today'. EPA/Sebastiao Moreira
epa05668266 Former president of Brazil Luiz Inacio Lula da Silva (R), wearing a photograph of political leader Milagro Sala around his neck, and Former president of Argentina Cristina Fernandez de Kirchner (L) pose at the Headquarters of the Lula Institute, in Sao Paulo, Brazil, 09 December 2016. Fernandez is in Sao Paulo, invited by the Perseu Abramo Foundation, of the Workers' Party (PT), to participate alongside former Brazilian President Dilma Rousseff in the conference 'The Political Struggle in Latin America Today'. EPA/Sebastiao Moreira
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RIO DE JANEIRO, 02 LUG - Il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva è stato autorizzato dalla giustizia argentina a far visita all'ex capo di stato Cristina Kirchner, attualmente agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Buenos Aires dove sconta una condanna a sei anni per appropriazione indebita di fondi pubblici. Il via libera è arrivato dal giudice Jorge Gorini, responsabile dell'esecuzione della sentenza, su richiesta presentata dalla difesa della leader progressista. Lula è atteso oggi nella capitale argentina per partecipare al vertice dei capi di Stato del Mercosur. Dopo la condanna del 17 giugno, Lula aveva già contattato telefonicamente Kirchner, esprimendole la sua solidarietà. Nei giorni successivi, il Partito dei Lavoratori (Pt) - lo stesso del presidente brasiliano - aveva inviato il deputato Paulo Pimenta a una manifestazione a sostegno all'ex presidente argentina considerata dai suoi alleati vittima di una persecuzione politico-giudiziaria.

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