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L'Onu chiede la 'sospensione immediata' dei rimpatri di afghani

epa12209051 Afghan refugees returning from Iran receive food rations during a ceremony in Kabul, Afghanistan, 01 July 2025. The Afghan Red Crescent, distributed food and non-food items to 200 needy families, including returnees from Iran, in an event attended by officials from the organization and the Silab Charity Foundation. The Afghan Red Cross has urged for increased global aid for returnees, citing the return of over 800,000 Afghans from Iran in the past six months and highlighting the dire conditions faced by these individuals. EPA/SAMIULLAH POPAL
epa12209051 Afghan refugees returning from Iran receive food rations during a ceremony in Kabul, Afghanistan, 01 July 2025. The Afghan Red Crescent, distributed food and non-food items to 200 needy families, including returnees from Iran, in an event attended by officials from the organization and the Silab Charity Foundation. The Afghan Red Cross has urged for increased global aid for returnees, citing the return of over 800,000 Afghans from Iran in the past six months and highlighting the dire conditions faced by these individuals. EPA/SAMIULLAH POPAL
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GINEVRA, 18 LUG - Gli afghani non devono essere rimpatriati nel loro Paese, in particolare quelli a rischio di "persecuzione" o "tortura", ha esortato l'ONU dopo che la Germania ha espulso venerdì 81 afghani condannati dai tribunali. "L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani Volker Turk chiede la sospensione immediata del rimpatrio forzato di tutti i rifugiati e richiedenti asilo afghani, in particolare quelli a rischio di persecuzione, detenzione arbitraria o tortura al momento del rimpatrio", ha dichiarato la portavoce Ravina Shamdasani in una conferenza stampa a Ginevra. "Questo deve essere un momento di solidarietà con il popolo afghano", ha affermato, sottolineando che la situazione nel Paese, dove i talebani hanno ripreso il potere nell'agosto 2021, "è estremamente grave". Gli afghani potrebbero dover affrontare violazioni dei diritti umani al loro ritorno, ma "c'è anche la situazione umanitaria", con "il 70% della popolazione afghana che vive in povertà", ha osservato Shamdasani. I Paesi "devono garantire che i rimpatri in Afghanistan siano volontari, sicuri, dignitosi e conformi al diritto internazionale", ha insistito. Shamdasani ha spiegato che il principio di "non respingimento" si applica anche alle persone condannate dai tribunali.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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