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Le persone morte per il terremoto in Turchia e in Siria sono più di 11mila

Si tratta di un bilancio destinato ancora a salire perché sono migliaia i dispersi, ma ormai è sempre più difficile salvarli
Soccorritori cercano sopravvissuti tra le macerie di Iskenderun, in Turchia - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Soccorritori cercano sopravvissuti tra le macerie di Iskenderun, in Turchia - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
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Le persone morte per il terremoto avvenuto nella notte tra domenica e lunedì al confine tra Turchia e Siria sono più di 11mila. Ci sono ancora migliaia di persone disperse tra le macerie, quindi come per le precedenti stime si tratta di un numero destinato a salire.

I funzionari e i medici hanno dichiarato che 8.574 persone sono morte in Turchia e 2.662 in Siria portando il totale a 11.236 vittime.

Quasi 50mila persone sono rimaste ferite in Turchia e altre 5mila in Siria, hanno dichiarato funzionari e soccorritori di entrambe le parti. È sempre più difficile che i dispersi vengano trovati vivi perché, come spiegato dai soccorritori, sono cruciali le prime 72 ore, e quindi i primi tre giorni, che finiscono oggi.

Siria e Turchia hanno mobilitato tutti i mezzi e personale a disposizione ma come ammessao dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan la situazione non è facile: «Inizialmente ci sono stati problemi negli aeroporti e sulle strade, ma oggi le cose stanno diventando più facili e domani sarà ancora più facile. Abbiamo mobilitato tutte le nostre risorse».

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