Italia e Estero

Le famiglie delle vittime del terremoto in Marocco protestano

'Dimenticati', al gelo nelle tende dei primi soccorsi
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MARRAKECH, 23 OTT - Hanno annunciato una protesta le famiglie delle vittime del terremoto che ha colpito l'Alto Atlante in Marocco, l'8 settembre scorso. Domani scenderanno in piazza ad Amizmiz, cittadina vicino a Marrakech, per denunciare la "negligenza dei funzionari locali e regionali" nei loro confronti e dire ad alta voce che si sentono "dimenticati" e abbandonati dalle autorità nelle tende dei primi soccorsi, allestite subito dopo il sisma, proprio adesso che le temperature sono iniziate a scendere e con le previsioni che annunciano la prima neve.

Il terremoto ha provocato quasi 3.000 morti in diverse aree della regione di Al Haouz e oltre 5.500 feriti. In migliaia sono rimasti senza casa. Amizmiz è una delle città colpite. Per la ricostruzione il governo ha stanziato un bilancio pari a circa 12 miliardi di euro per un periodo di cinque anni, a beneficio delle sei province più colpite dal terremoto. Secondo il programma, 4,2 milioni di persone nella regione beneficeranno del progetto con un aiuto finanziario pari a circa 250 euro al mese, per un anno e nel caso abbiano avuto la casa distrutta un risarcimento di 140.000 dirham (14.000 euro), mentre le famiglie le cui case sono state danneggiate solo parzialmente riceveranno un risarcimento di 80.000 dirham (8.000 euro circa).

Il governo marocchino si è impegnato ad accelerare l'attuazione delle istruzioni reali, compresa la ricostruzione degli edifici crollati e la distribuzione di indennità mensili destinate alle famiglie colpite, ma non tutte le zone sono state ancora raggiunte.

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