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La Tunisia reagisce: non abbandonateci o vincerà il terrore

Il premier Essid mette in campo misure straordinarie, Londra teme nuovi attentati
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La Tunisia non si rassegna. Così, l’altra sera a Sousse, dove venerdì si è consumata la strage dei turisti, una manifestazione contro il terrorismo si è conclusa con la richiesta di non abbandonare il Paese, spingendolo nelle braccia dei jihadisti.

Il fatto è che, dopo la fuga dei turisti e la cancellazione di moltissime prenotazioni, l’allarme resta alto. Anzi, il Governo britannico non esclude che gli estremisti islamici possano colpire altri resort turistici in Tunisia.

Ma per Londra è incerto anche il numero delle vittime britanniche che amonterebbero, secondo il Governo a 15, ma sono calcolati in almeno 23 dal quotidiano Sunday Telegraph. 

Misure di sicurezza eccezionali sono state nel frattempo annunciate dal Governo tunisino. Il Capo del Governo Essid ha annunciato una serie di interventi per fronteggiare la minaccia integralista. 

Oltre alla chiusura di alcune zone montane, è prevista la chiusura sistematica delle moschee illegali, nonché l’assunzione di contromisure su partiti e associazioni «anticostituzionali».

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