Italia e Estero

La Svizzera chiede aiuto a Infantino per fermare i dazi di Trump

epa12078767 President Donald Trump speaks alongside FIFA President Gianni Infantino during a meeting of the White House Task Force in the East Room of the White House in Washington, DC, USA, 06 May 2025. Giuliani was named executive director of the task force. EPA/FRANCIS CHUNG / POOL
epa12078767 President Donald Trump speaks alongside FIFA President Gianni Infantino during a meeting of the White House Task Force in the East Room of the White House in Washington, DC, USA, 06 May 2025. Giuliani was named executive director of the task force. EPA/FRANCIS CHUNG / POOL
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BRUXELLES, 08 AGO - La Svizzera cerca nuove strade per affrontare i maxi-dazi di Donald Trump al 39%, tariffe seconde soltanto a quelle riservate a Brasile e India, e tra le opzioni spunta il nome di Gianni Infantino. Il presidente della Fifa, originario della città elvetica di Briga, vanta da anni un rapporto personale con il tycoon e alcuni politici svizzeri ritengono che potrebbe essere lui la chiave per riaprire un dialogo diretto con la Casa Bianca. "E' il momento di muoversi", ha incalzato il consigliere nazionale Roland Buechel, esponente dei conservatori dell'Udc, suggerendo di coinvolgere Infantino come intermediario informale, forte anche del legame con il ministro dell'Economia Guy Parmelin, alla guida dei negoziati insieme alla presidente elvetica Karin Keller-Sutter. Una linea condivisa, secondo quanto riportato dai media svizzeri, anche dall'ex ambasciatore svizzero in Germania, Thomas Borer.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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