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La sua cascina va all'asta e uccide il commercialista, 16 anni

(fotogramma da video) Il commercialista milanese Antonio Novati, 75 anni, è stato ucciso a coltellate giovedì scorso da un agricoltore a cui aveva spiegato che avrebbe dovuto lasciare la casa, in una cascina alle porte di Lodi, che era stata messa all'asta e venduta. Questa l'ipotesi dei carabinieri. Il professionista era andato a dare la notizia al suo assassino, sostituendo il figlio Marco, anche lui commercialista, il quale era il delegato dal Tribunale del capoluogo alla cura della pratica.
ANSA/fotogramma da video RAINEWS - Tgr lombardia +NO SALES - EDITORIAL USE ONLY+ NPK
(fotogramma da video) Il commercialista milanese Antonio Novati, 75 anni, è stato ucciso a coltellate giovedì scorso da un agricoltore a cui aveva spiegato che avrebbe dovuto lasciare la casa, in una cascina alle porte di Lodi, che era stata messa all'asta e venduta. Questa l'ipotesi dei carabinieri. Il professionista era andato a dare la notizia al suo assassino, sostituendo il figlio Marco, anche lui commercialista, il quale era il delegato dal Tribunale del capoluogo alla cura della pratica. ANSA/fotogramma da video RAINEWS - Tgr lombardia +NO SALES - EDITORIAL USE ONLY+ NPK
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LODI, 05 FEB - Un agricoltore di 61 anni, Francesco Vailati, è stato condannato dal gup di Lodi Francesco Salerno a 16 anni di reclusione per l'omicidio a coltellate del commercialista di 75 anni Antonio Novati, avvenuto il 20 aprile 2023. Quel giorno, secondo la ricostruzione degli inquirenti, il commercialista si era recato nella cascina Passerina di Lodi Lodi per comunicare all'agricoltore la data in cui avrebbe dovuto lasciare le sue porzioni dell'immobile e del terreno, aggiudicati all'asta giudiziaria per il mancato saldo delle rate di un mutuo contratto anni prima. Vailati stava collaborando con il figlio, delegato dal tribunale di Lodi per la procedura esecutiva. L'auto del commercialista era stata trovata il giorno stesso abbandonata su una strada di campagna a Massalengo, a pochi chilometri dalla cascina. L'agricoltore si è sempre detto innocente e durante le prime fasi delle indagini dei carabinieri ha incolpato un proprio inquilino sudamericano, poi scagionato dalla Procura, che ora potrebbe presentare nei confronti del 61enne una denuncia per calunnia. I familiari del commercialista si sono costituiti parte civile e gli è stata riconosciuta una provvisionale di 100mila euro. Anche il pm Alfonso Serritiello, titolare dell'indagine, aveva chiesto 16 anni.

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