Italia e Estero

La Silene di Elisabetta è la pianta simbolo della Lombardia

Ne sono state scelte venti, una per ciascuna regione, in una votazione online che ha coinvolto botanici e appassionati
  • La Silene di Elisabetta
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Elette le piante simbolo delle venti regioni italiane: si va dalla Silene di Elisabetta per la Lombardia, che fiorisce tra luglio e agosto (con una corolla rosso violacea) e si trova tra i 1500 e i 2500 metri di altitudine, alla Primula di Palinuro per la Campania, che cresce endemica a picco sul mar Tirreno, dallo Zafferano etrusco per la Toscana al Pino locato per la Basilicata che si trova solo nel Parco Nazionale del Pollino, fino alla Sassifraga dell'Argentera per il Piemonte, la più votata in assoluto, pianta erbacea a fiori rosa, tipica delle Alpi occidentali e bellissima. 

L'iniziativa è stata promossa dalla Società botanica italiana e coordinata da Lorenzo Peruzzi, docente all'Università di Pisa e direttore dell'Orto e Museo botanico. A votare sono stati oltre 500 appassionati ed esperti botanici da tutta Italia che hanno eletto le piante vincitrici a partire da una rosa di candidature, con un meccanismo per certi versi simile a quello delle primarie. 

«L'idea è di sensibilizzare cittadini e istituzioni sul tema della biodiversità vegetale - spiega Peruzzi - e così sono state elette venti piante, che per valenza storico-scientifica, peculiarità biogeografiche e bellezza, possano essere assurte a simbolo di ognuna delle venti regioni italiane». 

I risultati della votazione saranno presentati ufficialmente durante la giornata di studio «La flora in Italia: stato delle conoscenze, nuove frontiere, divulgazione», il 7 dicembre all'Università di Roma La Sapienza. Queste intanto le piante elette: per l'Abruzzo l'Adonide curvata; per la Calabria la Soldanella calabrese; per l'Emilia-Romagna la Primula appenninica; per il Friuli Venezia Giulia Spillone palustre; per il Lazio Storace comune; per la Liguria la Campanula di Capo Noli; per le Marche Moehringia vescicolosa; per il Molise Acero di l'Obel; per la Puglia Gigaro pugliese; per la Sardegna il Ribes sardo; per la Sicilia l'Abete delle Madonie; per il Trentino-Alto Adige Androsace di Hausmann; per l'Umbria Bivonea di Savi; per la Valle d'Aosta Astragalo maggiore; per il Veneto Sassifraga dei Berici.

La Silene di Elisabetta, in particolare, è presente quasi esclusivamente in Lombardia, con presenze anche in Trentino Alto Adige. Si tratta di una pianta rara e vulnerabile, che raggiunge un'altezza massima di circa 25 centimetri e si trova in terreni scoscesi, rupi o praterie discontinue, si legge sul sito specializzato Floraitalianae. Il nome potrebbe derivare dal dio Sileno, amico di Bacco, che veniva ritratto col ventre rigonfio per via dei bagordi a cui si dava, tra (molto) vino e cibo: una forma che ricorda il calice di alcune piante della famiglia delle Silene. 

 

La Silene vulgaris
La Silene vulgaris

 

 

 

 

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