Italia e Estero

La Russa, 32 anni da strage via Palestro. Lo Stato non si piegò

Deposizione delle corone in memoria delle vittime della strage di via Palestro del 1993 davanti alla Galleria d’Arte Moderna in via Palestro a Milano, 27 luglio 2024. ANSA/MOURAD BALTI TOUATI
Deposizione delle corone in memoria delle vittime della strage di via Palestro del 1993 davanti alla Galleria d’Arte Moderna in via Palestro a Milano, 27 luglio 2024. ANSA/MOURAD BALTI TOUATI
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MILANO, 27 LUG - "A 32 anni dalla strage di via Palestro a Milano, rendiamo un deferente omaggio alle vittime e rinnoviamo il comune impegno contro la criminalità organizzata" questo è il messaggio che il presidente del Senato Ignazio La Russa ha voluto lanciare via social nel giorno in cui si ricorda la strage in cui morirono cinque persone, i vigili del fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno, l'agente di polizia locale Alessandro Ferrari e Moussafir Driss, un cittadino marocchino che stava dormendo su una panchina. "Le bombe di quella sera - ha ricordato il presidente del Senato - fecero parte di una strategia eversiva ben più ampia, che portò anche agli attentati di via dei Georgofili a Firenze, alla Basilica di San Giovanni in Laterano e alla Chiesa di San Giorgio al Velabro a Roma e all'uccisione di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino". "La mafia voleva intimidire lo Stato, e lo fece colpendo i luoghi della nostra storia, della nostra cultura, dell'identità religiosa, della magistratura. Ma quello stesso Stato non ebbe paura e non si piegò davanti al pericolo. Oggi come allora - ha concluso -, istituzioni e cittadini sono chiamati a custodire la memoria di quegli attentati e la convivenza civile, con la stessa responsabilità e la stessa determinazione".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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