Italia e Estero

La morte dei 13 minatori diventa un caso politico in Perù

epa12076003 A handout photo made available by the Presidency of Peru shows Peruvian President Dina Boluarte speaking from the Government Palace in Lima, Peru, 05 May 2025. The Peruvian government decreed a curfew in the district of Pataz, where 13 workers of the Poderosa gold mine were kidnapped and murdered, and ordered the Armed Forces to take control of the area and suspend mining activity for 30 days. EPA/Presidencia de Peru / HANDOUT IMAGE ONLY AVAILABLE TO ILLUSTRATE THE ACCOMPANYING NEWS (MANDATORY CREDIT)HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES
epa12076003 A handout photo made available by the Presidency of Peru shows Peruvian President Dina Boluarte speaking from the Government Palace in Lima, Peru, 05 May 2025. The Peruvian government decreed a curfew in the district of Pataz, where 13 workers of the Poderosa gold mine were kidnapped and murdered, and ordered the Armed Forces to take control of the area and suspend mining activity for 30 days. EPA/Presidencia de Peru / HANDOUT IMAGE ONLY AVAILABLE TO ILLUSTRATE THE ACCOMPANYING NEWS (MANDATORY CREDIT)HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES
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LIMA, 06 MAG - La strage di 13 minatori scoperta in Perù con il ritrovamento dei corpi in un tunnel nella regione settentrionale di Pataz, rischia adesso di trasformarsi in un caso politico e di aprire una nuova crisi di governo. La presidente Dina Boluarte, già al centro di numerose inchieste per corruzione, ha decretato il coprifuoco e sospeso l'attività mineraria nella zona aurifera che più di ogni altra è colpita dall'estrattivismo illegale, ma il suo governo è adesso sotto accusa da diversi settori dell'opposizione e dell'opinione pubblica per aver minimizzato le denunce dei familiari delle vittime e per l'inefficienza nella lotta ai gruppi criminali. Il capo di Gabinetto, Gustavo Adrianzén - segnala l'opposizione - aveva parlato di "falso allarme" dopo le prime denunce della scomparsa dei 13 minatori, mentre i media parlano di 'reazione tardiva' e di 'misure erratiche' del governo Boluarte. Oltre a questo è emerso nelle ultime ore in base a registri delle autorità di frontiera, riferisce il portale Rpp, che uno dei principali sospettati della strage - Miguel Rodríguez Díaz, alias 'Cuchillo' - avrebbe lasciato il Paese indisturbato nei giorni scorsi. Secondo la Sociedad Nacional de Minería, Petróleo y Energía del Perù (Snmpe) le perdite annuali causate dall'estrattivismo illegale equivalgono a circe 5,5 miliardi di euro.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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