Italia e Estero

La maggioranza lima la manovra, aperture sui dividendi

Aula del Senato, comunicazione, del ministro del lavoro Marina Elvira Calderone, sullo stato della sicurezza nei luoghi di lavoro. Roma, 10 giugno 2025. ANSA/MASSIMO PERCOSSI
Aula del Senato, comunicazione, del ministro del lavoro Marina Elvira Calderone, sullo stato della sicurezza nei luoghi di lavoro. Roma, 10 giugno 2025. ANSA/MASSIMO PERCOSSI
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(di Alessandra Chini) ROMA, 01 NOV - Nessun cambiamento sostanziale ma ritocchi mirati e a saldi invariati a partire dalla norma sui dividendi. Dopo il faccia a faccia tra Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti, riportato dal 'Messaggero', la maggioranza lavora sulle possibili modifiche alla legge di bilancio. Che potrebbero riguardare in primis la misura contenuta nell'articolo 18 del provvedimento che limita l'accesso al regime dell'esclusione, previsto per contrastare i fenomeni di doppia tassazione, ai dividendi derivanti da partecipazioni detenute, direttamente o indirettamente tramite controllate, in misura non inferiore al 10%. Un'altra possibile modifica potrebbe riguardare, poi, la stretta sugli affitti brevi anche se la premier (che ha comunque demandato la decisione finale al Parlamento) ha recentemente difeso la ratio della misura che punta a favorire gli affitti lunghi in favore delle famiglie. C'è poi il capitolo Ponte: con tutta probabilità dovranno, infatti, essere rimodulate le tabelle del bilancio per poter consentire la "blindatura" dei fondi dell'opera della quale ha parlato anche Matteo Salvini. Altra misura che potrebbe cambiare è quella che subordina il pagamento dei compensi agli autonomi da parte delle Pubbliche amministrazioni alla verifica della loro regolarità fiscale e contributiva. La Lega spinge per un allargamento della platea dei beneficiari della pace fiscale. Ma fonti di governo spiegano che, allo stato, è difficile ipotizzare un'estensione della platea anche e soprattutto per una questione di coperture. Sempre dal Carroccio, che si riunirà prossimamente e deciderà collegialmente le modifiche da fare, potrebbero arrivare richieste anche sul fronte pensioni. Le opposizioni, dal canto loro, sono al lavoro su un pacchetto di modifiche che riguarderanno in particolare i temi dei salari, della salute e della crescita. Intanto da lunedì prenderanno il via le audizioni in commissione Bilancio al Senato. Ancora da capire chi saranno i relatori del provvedimento che potrebbero essere 4. "Lunedì iniziano le audizioni - attacca il capogruppo Dem al Senato Francesco Boccia - e ancora non sanno chi dovrà rappresentare la maggioranza". Il leader della Cgil Maurizio Landini sarà intanto a Firenze contro la manovra il 7 novembre e l'Usb ribadisce lo sciopero generale del 28 novembre e una manifestazione a Roma il 29 contro la "manovra di guerra".

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