Italia e Estero

La madre 'intenzionale' ha diritto al congedo di paternità

"E' una vita che lottiamo, come coppie omosessuali, per i nostri diritti. Ora lo faremo lo stesso per quelli dei nostri figli". Sintetizza così il proprio sentire la mamma 'arcobaleno' di Padova alla quale la Procura ha notificato ieri l'impugnazione dell'atto di nascita della figlia, chiedendo di cancellare il nome della sua compagna dallo stato di famiglia. "E' talmente vergognosa - ha aggiunto la donna - che non possiamo non combattere fino alla fine contro questo provvedimento" che, sottolinea, "non solo non considera l'interesse dei bambini, che non possono 'perdere' i genitori, un nonno, un fratello, un'identità, ma soprattutto immagina un contesto sociale molto peggiore di com'è in realtà. Viviamo in una società che è pronta ad accoglierci, c'è una scuola che è pronta a crescere i nostri figli, e assieme ai nostri figli". ANSA/MICHELE GALVAN
"E' una vita che lottiamo, come coppie omosessuali, per i nostri diritti. Ora lo faremo lo stesso per quelli dei nostri figli". Sintetizza così il proprio sentire la mamma 'arcobaleno' di Padova alla quale la Procura ha notificato ieri l'impugnazione dell'atto di nascita della figlia, chiedendo di cancellare il nome della sua compagna dallo stato di famiglia. "E' talmente vergognosa - ha aggiunto la donna - che non possiamo non combattere fino alla fine contro questo provvedimento" che, sottolinea, "non solo non considera l'interesse dei bambini, che non possono 'perdere' i genitori, un nonno, un fratello, un'identità, ma soprattutto immagina un contesto sociale molto peggiore di com'è in realtà. Viviamo in una società che è pronta ad accoglierci, c'è una scuola che è pronta a crescere i nostri figli, e assieme ai nostri figli". ANSA/MICHELE GALVAN
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ROMA, 21 LUG - È costituzionalmente illegittimo l'articolo 27-bis del decreto legislativo numero 151 del 2001 nella parte in cui non riconosce il congedo di paternità obbligatorio a una lavoratrice, genitore intenzionale in una coppia di donne risultanti genitori nei registri dello stato civile. È quanto ha deciso la Corte costituzionale con la sentenza numero 115, depositata oggi. La questione era stata sollevata dalla Corte d'appello di Brescia, che aveva ritenuto discriminatoria la disposizione in questione, la quale consente soltanto al padre di fruire del congedo di paternità obbligatorio, pari a 10 giorni di astensione dal lavoro retribuiti al 100%, escludendo, quindi, dal beneficio la "seconda madre", nel caso in cui la coppia di genitori sia formata da due donne riconosciute entrambe, perché iscritte nei registri dello stato civile, come madri dallo Stato italiano.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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