Italia e Estero

La difesa di Scandurra, 'dimostrato che non c'è corruzione'

L’architetto Alessandro Scandurra arriva per l’interrogatorio a palazzo di giustizia a Milano, 23 luglio 2025. ANSA/MOURAD BALTI TOUATI
L’architetto Alessandro Scandurra arriva per l’interrogatorio a palazzo di giustizia a Milano, 23 luglio 2025. ANSA/MOURAD BALTI TOUATI
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MILANO, 08 AGO - "Noi abbiamo dimostrato in modo documentale che non c'è nessun fatto di corruzione. Tutti i contratti tra la società Scandurra Studio e i singoli costruttori rispondevano a reali attività che sono state fatte e non sono mai copertura di dazioni. Non c'è mai in nessun atto del procedimento la prova di un accordo corruttivo". Così il legale Giacomo Lunghini al termine dell'udienza davanti ai giudici del Riesame per il ricorso di Alessandro Scandurra, componente della Commissione paesaggio del Comune di Milano finito ai domiciliari nell'inchiesta sull'urbanistica milanese. "Rispetto all'omessa astensione - ha aggiunto - è pacifico che fino al giugno del 2023 il Comune istruiva i membri della commissione rispetto a doversi astenere solo rispetto a propri progetti. Cosa che Scandurra ha sempre fatto: si è sempre astenuto sui propri progetti e non su quelli degli altri".

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