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La Cpi condanna capo miliziano sudanese per crimini di guerra

epa10927291 Sudanese former militia chief Ali Muhammad Ali Abd al-Rahman (3-R) and Dr. Cyril Laucci (R), chief advisor to Mr. Abd-Al-Rahman during a hearing at the International Criminal Court (ICC) in The Hague, The Netherlands, 19 October 2023. The Sudanese former militia chief is on trial for 31 war crimes and crimes against humanity, including murder, rape and torture allegedly committed in Darfur in 2003 to 2004. EPA/KOEN VAN WEEL / POOL
epa10927291 Sudanese former militia chief Ali Muhammad Ali Abd al-Rahman (3-R) and Dr. Cyril Laucci (R), chief advisor to Mr. Abd-Al-Rahman during a hearing at the International Criminal Court (ICC) in The Hague, The Netherlands, 19 October 2023. The Sudanese former militia chief is on trial for 31 war crimes and crimes against humanity, including murder, rape and torture allegedly committed in Darfur in 2003 to 2004. EPA/KOEN VAN WEEL / POOL
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L'AIA, 06 OTT - La Corte penale internazionale (Cpi) ha condannato un capo della famigerata milizia sudanese Janjaweed per crimini di guerra e crimini contro l'umanità commessi nel Darfur. La Cpi ha ritenuto Ali Muhammad Ali Abd-Al-Rahman, noto anche con il nome di battaglia Ali Kushayb, colpevole di molteplici crimini, tra cui stupro, omicidio e tortura, compiuti tra agosto 2003 e almeno aprile 2004. "La Camera è convinta che l'imputato sia colpevole oltre ogni ragionevole dubbio dei crimini di cui è stato accusato", ha affermato la giudice presidente della Cpi, Joanna Korner. La sentenza verrà pronunciata in un secondo momento, ha aggiunto. Le udienze si terranno dal 17 al 21 novembre e sarà stabilita una decisione "a tempo debito". Korner ha dettagliato resoconti strazianti relativi a stupri di gruppo, abusi e uccisioni di massa, precisando che in un'occasione Abd-Al-Rahman ha caricato circa 50 civili su camion, picchiandone alcuni con asce prima di farli sdraiare a terra e ordinare alle sue truppe di ucciderli a colpi di arma da fuoco. "L'imputato non solo dava ordini, ma era personalmente coinvolto nelle percosse e in seguito era fisicamente presente e ordinava l'esecuzione delle persone detenute", ha continuato. Abd-Al-Rahman era un membro di spicco della milizia Janjaweed, che ha partecipato "attivamente" a molteplici crimini di guerra, ha precisato. L'imputato ha negato tutte le accuse dopo aver contestato la sua identità, dicendo alla corte di essere l'uomo sbagliato.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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