Italia e Estero

La cantante Traoré in cella, 'ha sottratto figlia al marito'

la toga di un avvocato, durante una pausa della deposizione per il processo del crollo di ponte Morandi il 14 agosto 2018. Genova, 27 novembre 2023. ANSA/LUCA ZENNARO
la toga di un avvocato, durante una pausa della deposizione per il processo del crollo di ponte Morandi il 14 agosto 2018. Genova, 27 novembre 2023. ANSA/LUCA ZENNARO
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ROMA, 12 LUG - Arrestata lo scorso 20 giugno all'aeroporto di Fiumicino, la cantante maliana Rokia Traoré rischia un procedimento alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea. La notizia è stata pubblicata oggi dal quotidiano Repubblica che ripercorre la vicenda che riguarda l'artista e ambasciatrice Onu per i rifugiati. La donna al momento è in carcere a Civitavecchia a causa di un mandato di arresto europeo. Tutto nasce da una richiesta di estradizione: il Belgio chiede all'Italia di consegnarla in quanto accusata di aver sottratto la figlia al marito, il drammaturgo Jan Goosens, a cui la bambina è stata affidata. I magistrati della corte d'Appello romana però hanno qualche dubbio sulla regolarità del processo belga. Ed è probabile che a breve inviino gli atti in Lussemburgo, alla corte di Giustizia. Tutto sarebbe iniziato nel 2020 in Francia quando la cantante viene arrestata all'aeroporto di Roissy- Charles de Gaulle. La accusano - scrive il quotidiano - di non aver consegnato la bambina di 9 anni che il tribunale belga ha affidato al padre. Viene comunque rilasciata ma Traoré vola in Mali con la figlia. Poi l'arresto del 20 giugno appena atterrata a Fiumicino per esibirsi in concerto al Parco del Colosseo. Da circa un mese è in carcere, a Civitavecchia, in attesa che le autorità decidano se estradarla o meno in Belgio. "Pericolo di fuga", sostengono i magistrati.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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