Italia e Estero

Influenza, picco a Natale. Adesso è tempo di vaccino

Dall’esperto arriva un invito alla vaccinazione, anche in vista delle Feste
Nella fascia di età 0-4 anni l'incidenza è stata di 2,36 casi per mille assistiti - Foto di repertorio
Nella fascia di età 0-4 anni l'incidenza è stata di 2,36 casi per mille assistiti - Foto di repertorio
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l picco è atteso più in là ma sono già oltre 300mila, per la precisione 314.600, i casi di influenza in Italia. Lo dice il monitoraggio coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e che si avvale del contributo dei medici di medicina generale, pediatri e referenti presso le Asl e le Regioni. 

Quelli stimati nella settimana che va dal 23 al 29 novembre, a cui fa riferimento l'ultimo rapporto del 2 dicembre e che riporta le segnalazioni di 759 medici «sentinella», sono stati 62.200, circa 6.500 in più rispetto alla settimana precedente e quasi 12mila in più rispetto a due settimane prima. L’attività dei virus influenzali è ancora comunque ancora solo all’inizio, evidenzia il rapporto, secondo cui l’incidenza è sotto la soglia epidemica in tutte le Regioni. L’incidenza riscontrata è pari a 1,02 casi per mille assistiti e ad essere più colpiti, come d’abitudine, sono i bambini e i ragazzi. Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 2,97 casi per mille assistiti e in quella 5-14 anni a 1,19, mentre nella fascia 15-64 anni è pari a 1,10 e tra coloro che hanno 65 anni o più è a 0,35 casi per mille assistiti. 
«Ci vorrà ancora qualche settimana perché la curva inizi a salire, quando il freddo si intensificherà e sarà prolungato ci sarà lo scoppio della vera e propria influenza, per il momento osserviamo che "lavorano" bene le sindromi para-influenzali che sono favorite dagli sbalzi termici. Dall’inizio della risalita poi il picco non sarà immediato, ci vorranno 2 o 3 settimane» spiega il virologo Fabrizio Pregliasco. 

Dall’esperto arriva un invito alla vaccinazione, anche in vista delle Feste «in cui viaggi, baci e abbracci fanno da veicolo per una maggiore diffusione dei virus». «È sempre il momento giusto per farlo - spiega Pregliasco - ma vaccinandosi adesso si è protetti proprio nel periodo in cui il numero di casi si intensificherà». Lo stesso invito, rivolto in particolare ai soggetti a rischio come ad esempio gli over 65 o chi, sotto quella soglia d’età, ha malattie croniche, oltre al personale sanitario, è ribadito anche dai medici di famiglia.
«Questo è il momento giusto per vaccinarsi, chi non lo ha ancora fatto dovrebbe farlo nella prossima settimana» spiega Giacomo Milillo, segretario della Fimmg, Federazione italiana dei medici di famiglia. 
 

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