Italia e Estero

Inchiesta San Raffaele, verifiche su formazione infermieri della cooperativa

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MILANO, 15 DIC - Non solo la regolarità del contratto che ha esternalizzato il servizio infermieristico nel reparto di medicina ad alta complessità del San Raffaele, ma anche accertare se il personale, che poi si è rivelato non essere all'altezza della situazione, sia stato adeguatamente formato e se, nei giorni precedenti i disagi che si sono verificati tra il 5 e il 7 dicembre, sia stato istruito con un training sul campo in modo da avere le nozioni base, per esempio, sulla dispensa dei farmaci o sul funzionamento delle apparecchiature. Ci sono anche questi tra i temi dell'inchiesta conoscitiva della Procura di Milano che dovrà far luce sulla vicenda che oltre una settimana fa ha creato disfunzioni nell'unità operativa che ha sede nella palazzina chiamata Iceberg e che è dotata anche di pronto soccorso. Dopo la lettura delle prime relazioni di Nas, Polizia di Stato e Ispettorato del Lavoro, l'inchiesta - senza indagati e senza titolo di reato - , affidata al pm Paolo Filippini, dovrà ricostruire i fatti e poi appurare anche se gli infermieri della cooperativa Auxilium Care Scarl, nel periodo in cui hanno cominciato il lavoro di assistenza ai malati, siano stati istruiti dai colleghi strutturati e più esperti. E questo perchè, come è riportato ad esempio nelle denunce, "un infermiere del primo gruppo (letti 301.1-306) riferisce di non aver mai fatto affiancamento in reparto e di essere al suo primo turno presso l'Ospedale San Raffaele. Non sapeva dove fossero i farmaci, non risultava in grado di caricare gli esami ematici su SAP (piattaforma informatica), non in grado di gestire NIV (ventilazione meccanica non invasiva), né terapia insulinica in continuo. I carrelli infermieristici risultavano disordinati e non rinnovati".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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