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In Sudan 33 morti in attacchi attribuiti ai paramilitari Rsf

epa12047303 Sudanese people, who fled from the internally displaced persons (IDP) Zamzam camp, on their way to the Tawila Camps amid the ongoing conflict between Sudan's army and the Rapid Support Forces (RSF), in North Darfur, Sudan, 14 April 2025 (issued 22 April 2025). The RSF claimed control of the Zamzam camp after its assault in April 2025. According to the UNHCR, over four million people have fled Sudan to neighboring countries since the outbreak of the armed conflict in April 2023. EPA/MARWAN MOHAMED
epa12047303 Sudanese people, who fled from the internally displaced persons (IDP) Zamzam camp, on their way to the Tawila Camps amid the ongoing conflict between Sudan's army and the Rapid Support Forces (RSF), in North Darfur, Sudan, 14 April 2025 (issued 22 April 2025). The RSF claimed control of the Zamzam camp after its assault in April 2025. According to the UNHCR, over four million people have fled Sudan to neighboring countries since the outbreak of the armed conflict in April 2023. EPA/MARWAN MOHAMED
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PORT SUDAN, 10 MAG - Almeno 33 persone sono state uccise in Sudan in bombardamenti contro un campo profughi nel Darfur e una prigione nel sud del Paese attribuiti alle Forze di intervento rapido (Rsf), il gruppo paramilitare in guerra con l'esercito di Khartoum dall'aprile 2023. Lo hanno dichiarato i servizi di soccorso. Il primo attacco ha colpito ieri sera il campo profughi di Abu Shouk, nel vasto e travagliato stato del Darfur, vicino alla città di El-Fasher, l'ultima della regione ancora sotto il controllo dell'esercito, dove hanno perso la vita almeno 14 membri della stessa famiglia. Nel sud, nello Stato del Nord Kordofan, controllato dall'esercito regolare, invece, un drone ha colpito il carcere del capoluogo El-Obeid, uccidendo 19 persone e ferendone altre 45.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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