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In Puglia bufera sul centrosinistra, inchieste sfiorano Emiliano

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nel corso della trasmissione Rai “Cinque Minuti” presso gli studi di via Teulada a Roma, 11 aprile 2024. ANSA/CLAUDIO PERI
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nel corso della trasmissione Rai “Cinque Minuti” presso gli studi di via Teulada a Roma, 11 aprile 2024. ANSA/CLAUDIO PERI
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BARI, 20 APR - Le inchieste che stanno travolgendo il centrosinistra in Puglia sarebbero a un passo dal coinvolgere il governatore Michele Emiliano secondo alcune ricostruzioni dei quotidiani di centrodestra che - come fa oggi Libero - arrivano a chiederne le dimissioni. In base a quanto ricostruiscono anche il Giornale e La Verità, il presidente della Regione Puglia potrebbe essere indagato per rivelazione del segreto d'ufficio perché - dopo aver saputo dell'imminente arresto del commissario dell'agenzia regionale per l'innovazione (Arti) ed ex assessore regionale all'Urbanistica, Alfonso Pisicchio - lo scorso 10 aprile lo avrebbe avvertito dicendogli "dimettiti o ti rimuovo". A rivelarlo al gup sarebbe stato lo stesso Pisicchio mostrando le schermate della chat con cui il governatore lo avrebbe avvisato di una vecchia inchiesta che stava avendo una accelerazione. Pisicchio, in effetti, lo scorso 10 aprile si dimise poche ore prima che arrivasse la notizia del suo arresto per corruzione insieme a suo fratello Enzo. E le sue improvvise dimissioni dall'Arti avrebbero spinto gli inquirenti a sospettare di una fuga di notizie e quindi ad anticipare l'arresto che inizialmente sarebbe stato previsto per qualche giorno dopo. Pisicchio avrebbe aggiunto ai magistrati che a rivelare a Emiliano notizie riservate sul suo arresto sarebbe stata una "fonte romana". E tra i quesiti sollevati sulla vicenda da più parti del mondo politico c'è proprio questo punto: chi può aver dato al governatore notizie coperte dal segreto?

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