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In Giappone cresce ansia per mega terremoto, è corsa alle scorte

epa02643636 A man shops in the fresh produce department of a supermarket in Ichinoseki, Iwate Prefecture in northeastern Japan on 20 March 2011. Government officials sought to allay fears over the discovery that foodstuffs from the area around the plant had been contaminated with radioactivity. Milk and spinach from farms in Fukushima and a neighboring prefecture had been found to contain radiation at levels above the legal norm. Officials later announced that they were forbidding the sale of all food products from Fukushima prefecture pending collection of further data. EPA/STEPHEN MORRISON
epa02643636 A man shops in the fresh produce department of a supermarket in Ichinoseki, Iwate Prefecture in northeastern Japan on 20 March 2011. Government officials sought to allay fears over the discovery that foodstuffs from the area around the plant had been contaminated with radioactivity. Milk and spinach from farms in Fukushima and a neighboring prefecture had been found to contain radiation at levels above the legal norm. Officials later announced that they were forbidding the sale of all food products from Fukushima prefecture pending collection of further data. EPA/STEPHEN MORRISON
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TOKIO, 10 AGO - In Giappone cresce l'ansia tra la popolazione per il possibile mega terremoto annunciato dalle autorità dopo la scossa di giovedì di magnitudo 7.1 nel sud del Paese. Soprattutto dopo la scossa di magnitudo 6.8 che oggi ha colpito al largo della costa sud-orientale dell'isola russa di Sachalin, a nord dell'isola giapponese di Hokkaido. Le autorità giapponesi hanno esortato la popolazione ad evitare di accumulare scorte mentre oggi si è registrata una impennata nella richiesta di kit per disastri e beni di prima necessità. In un supermercato di Tokyo è stato affisso un cartello che si scusava con i clienti per la carenza di alcuni prodotti, attribuita a "notizie dei media relative al terremoto". Il cartello diceva: "Potenziali restrizioni alle vendite sono in arrivo", aggiungendo che l'acqua in bottiglia era già stata razionata a causa di un approvvigionamento "instabile". Il sito web del gigante giapponese dell'e-commerce Rakuten mostrava bagni portatili, cibo conservato e acqua in bottiglia in cima alla lista degli articoli più richiesti. Secondo i media locali, anche alcuni rivenditori lungo la costa del Pacifico hanno segnalato una forte richiesta di forniture simili legate ad un possibile disastro. L'avviso riguarda la "zona di subduzione" del Nankai Trough tra due placche tettoniche nell'Oceano Pacifico, dove in passato si sono verificati forti terremoti. Il governo giapponese ha stimato che il prossimo grande terremoto potrebbe colpire nei prossimi 30 anni con una probabilità del 70% circa. Gli esperti sottolineano tuttavia che il rischio, pur essendo elevato, è ancora basso.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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