In arrivo nuove casse d'espansione per proteggere Faenza

BOLOGNA, 16 MAG - Saranno realizzare alcune casse di espansione, aree di laminazione e aree a tracimazione controllata lungo i bacini di Lamone e Marzeno, tra i più colpiti dagli eventi alluvionali degli ultimi due anni. Interventi, in particolare, per proteggere la città di Faenza, a monte, nel cuore e a valle della città. Lo ha annunciato il presidente della Regione Michele de Pascale, durante l'incontro con una delegazione dei comitati dei cittadini alluvionati di Faenza, a cui hanno partecipato anche la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini, il commissario straordinario alla ricostruzione, Fabrizio Curcio, e il sindaco di Faenza, Massimo Isola. Gli interventi previsti sono quattro: due casse di espansione a monte della città, rispettivamente lungo il Lamone e il Marzeno, un'area di laminazione a protezione del centro di Faenza e un ultimo intervento a Reda, dopo il passaggio del fiume in città. I comitati hanno consegnato circa 20mila firme raccolte in questi mesi, su iniziativa in particolare del comitato 'Borgo Alluvionato', per chiedere la realizzazione di opere di messa in sicurezza in particolare proprio del bacino del Lamone, pesantemente colpito dall'alluvione del 2023 e oggetto di esondazioni e danneggiamenti anche nelle successive ondate di maltempo. "Per noi - dice de Pascale - è doveroso ascoltare la voce dei cittadini che, con tono assolutamente civile, si rivolgono a noi per chiedere rassicurazioni dopo tanta paura e tanti danni. Il nostro obiettivo è mettere in sicurezza tutto il bacino del Lamone e assumerci la responsabilità di realizzare queste opere, pur sapendo che ci saranno polemiche. Ma fare casse di espansione e aree a tracimazione controllata è essenziale per la sicurezza dei territori, soprattutto su quest'area, che è quella che ci ha dato più problemi in questi anni".
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