Italia e Estero

Il sushi bar che ti fa pagare in base ai follower su Instagram

L'idea di due fratelli: hai tra i mille e i cinquemila follower? Ricevi un piatto gratis. Ne hai più di centomila? Allora non paghi niente
Uno dei piatti del ristorante This is not a sushi bar
Uno dei piatti del ristorante This is not a sushi bar
AA

Con più di centomila follower mangi gratis. È l'invenzione di due fratelli padovani, ma milanesi di adozione, Matteo e Tommaso Pittarello, per divertire i clienti e portare visibilità alla loro catena di ristoranti giapponesi «This is not a sushi bar».

Un’impresa nata nel 2007, come racconta La Stampa, e cresciuta nel tempo con sei locali a Milano, compreso quello che verrà inaugurato domani in via Lazzaro Papi, zona Porta Romana. Fin qui tutto normale, se non fosse per il fatto che il nuovo ristorante sarà il primo d'Italia, e probabilmente al mondo, dove sarà possibile pagare pranzi e cene a base di sushi attraverso i propri follower su Instagram.

In sostanza si ordina un piatto, lo si fotografa e lo si posta sul proprio account Instagram taggando il locale. In base a quanti follower si hanno si possono poi ricevere altri piatti gratis. Il sistema è accurato e va per quote: da mille e cinquemila follower si ottiene un piatto gratuito; da cinquemila a diecimila due; da diecimila a cinquantamila quattro portate gratis; da cinquantamila a centomila 8. Se poi arriva un vero influencer, con oltre 100mila fan, potrà mangiare tutto quello che vorrà gratis.

Gli artefici non nascondono i vantaggi che questo nuovo metodo di pagamento riserva anche a loro: «È chiaro che per noi il ritorno è tutto in pubblicità. Verremo pagati in visibilità ottenendo sponsorizzazioni sui canali che oggi rendono meglio: i sociali network ,con Instagram in testa».

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia