Italia e Estero

Il Recovery Plan al palo: Italia Viva ferma contro la task force

La capogruppo Maria Elena Boschi non esclude la crisi di governo. Fumata nera dalla seduta preparatoria del Cdm fumata
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Ancora una fumata nera sul Recovery Plan e in particolare sul nodo della task force per la gestione dei progetti del Piano di Ripresa e Resilienza italiano. Secondo quanto si apprende da fonti di maggioranza la trincea di Italia Viva non si è arrestata neppure nella riunione tecnica del pre-Consiglio dei ministri, chiamato a trovare una quadra non solo sullo schema di aggiornamento del Recovery ma, soprattutto, sulla cabina di regia destinata a finire in un decreto ad hoc. Ma, spiegano le stesse fonti, i tecnici di Iv sarebbero contrari anche a questa soluzione e alle deroghe previste per la cabina di regia stessa.

E proprio dai banchi di Italia Viva si leva una delle dichiarazioni più pesanti per il destino dell'esecutivo guidato da Conte, per voce di Maria Elena Boschi: «Noi abbiamo chiesto da mesi di discutere in Parlamento del Recovery fund. E abbiamo promosso una discussione interna alla maggioranza. Italia viva chiede, pubblicamente, un dibattito alla luce del sole. Il premier ha fatto un'intervista sabato per dire che aveva già deciso tutto, che si sarebbe creata una governance con 300 consulenti, che i progetti erano già stati predisposti con commissari in grado di avere poteri sostitutivi rispetto ai ministeri. Noi non stiamo sfidando il premier, stiamo solo difendendo le istituzioni di questo Paese: non abbiamo voluto dare i pieni poteri a Salvini, non intendiamo darli a Conte» ha dichiarato la capogruppo Iv al Corriere della Sera.

Sul rischio di una rottura al Governo dice: «Spero di no, ma temo di sì. Non stiamo alzando i toni, noi: siamo in presenza di un fatto gravissimo. Non è possibile che il premier sostituisca il governo con una task force, i servizi segreti con una fondazione, le sedute parlamentari con le dirette Facebook». «Ci sono centinaia di morti ogni giorno e il Pil è a meno 10%. Davanti a questa emergenza la maggioranza di governo ha il dovere di proporre un piano serio al Paese».

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