Italia e Estero

Il Papa a Timor Est,qui a confini del mondo ma al centro Vangelo

epa11595428 People walk toward the Esplanade of Taci Tolu ahead of the holy mass with Pope Francis in Dili, East Timor also known as Timor Leste, 10 September 2024. Pope Francis is traveling from 02 to 13 September to conduct apostolic visits to Indonesia, Papua New Guinea, East Timor, and Singapore. EPA/ANTONIO DASIPARU
epa11595428 People walk toward the Esplanade of Taci Tolu ahead of the holy mass with Pope Francis in Dili, East Timor also known as Timor Leste, 10 September 2024. Pope Francis is traveling from 02 to 13 September to conduct apostolic visits to Indonesia, Papua New Guinea, East Timor, and Singapore. EPA/ANTONIO DASIPARU
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DILI, 10 SET - "Sono felice di trovarmi in mezzo a voi, nel contesto di un viaggio che mi vede pellegrino nelle terre d'Oriente", ha detto papa Francesco ai vescovi e al clero di Timor Est, incontrati stamane nella Cattedrale dell'Immacolata Concezione di Dili. "Timor Est è un Paese 'ai confini del mondo'. E - vorrei dire - proprio perché è ai confini si trova al centro del Vangelo! Una Chiesa che non ha questa capacità, che si nasconde nel centro, è una Chiesa malata!", ha sottolineato il Pontefice. "Perché nel cuore di Cristo - lo sappiamo - le periferie dell'esistenza sono il centro: il Vangelo è popolato da persone, figure e storie che sono ai margini, ai confini, ma vengono convocate da Gesù e diventano protagoniste della speranza che Egli è venuto a portare", ha aggiunto. "Non trascurate di approfondire la dottrina cristiana, di maturare nella formazione spirituale, catechetica e teologica; perché tutto questo serve ad annunciare il Vangelo nella vostra cultura e, nello stesso tempo, a purificarla da forme e tradizioni arcaiche e talvolta superstiziose, ha detto ancora il Papa. "Se una Chiesa è incapace di inculturare la fede nella cultura locale sarà una Chiesa elitista, che non ha futuro", ha spiegato 'a braccio'. "Ci sono tante cose belle nella vostra cultura - ha proseguito il Pontefice -, penso specialmente alla fede nella risurrezione e nella presenza delle anime dei defunti; però tutto questo va sempre purificato alla luce del Vangelo e della dottrina della Chiesa". "Impegnatevi in questo - ha aggiunto -, perché 'ogni cultura e ogni gruppo sociale necessita di purificazione e maturazione'". Secondo Francesco, "anche il vostro Paese, radicato in una lunga storia cristiana, ha bisogno oggi di un rinnovato slancio nell'evangelizzazione, perché a tutti arrivi il profumo del Vangelo: un profumo di riconciliazione e di pace dopo gli anni sofferti della guerra; un profumo di compassione, che aiuti i poveri a rialzarsi e susciti l'impegno per risollevare le sorti economiche e sociali del Paese; un profumo di giustizia contro la corruzione. E state attenti: molte volte la corruzione può entrare nelle nostre comunità, nelle nostre parrocchie". E, in particolare, "il profumo del Vangelo bisogna diffonderlo contro tutto ciò che umilia, deturpa e addirittura distrugge la vita umana, contro quelle piaghe che generano vuoto interiore e sofferenza come l'alcolismo, la violenza, la mancanza di rispetto per la dignità delle donne - ha soggiunto il Papa -. Il Vangelo di Gesù ha la forza di trasformare queste realtà oscure e di generare una società nuova". "E' il messaggio che voi religiose date su questa mancanza di rispetto per le donne: le donne sono al centro della Chiesa!", ha concluso.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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