Italia e Estero

Il murale per Zaki, il ricercatore arrestato in Egitto

La street artist Laika ha ritratto Zaki assieme a Giulio Regeni. Continua la mobilitazione per chiedere la liberazione del ricercatore
Il murale che ritrae Regeni e Zaki - Foto Ansa/Fabio Frustaci © www.giornaledibrescia.it
Il murale che ritrae Regeni e Zaki - Foto Ansa/Fabio Frustaci © www.giornaledibrescia.it
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La scorsa notte a Roma in via Salaria, sul muro che circonda Villa Ada, a pochi passi dell'Ambasciata d'Egitto, è apparsa l'ultima opera della street artist Laika che ritrae Giulio Regeni che abbraccia lo studente e attivista per i diritti umani arrestato in Egitto Patrick George Zaki, con indosso una divisa da carcerato. Davanti alle due figure campeggia la parola «Libertà» scritta in lingua araba. 

Nell'opera Regeni, ucciso in egitto nel 2016, rassicura Zaki, dicendogli: «Stavolta andrà tutto bene». «Questa frase - spiega l'artista - ha un doppio significato, serve a rassicurare Patrick, ma soprattutto a mettere davanti alle proprie responsabilità il governo egiziano e la comunità internazionale. Non si può permettere che quanto accaduto a Giulio Regeni e a troppi altri, avvenga di nuovo. Stavolta DEVE andare tutto bene. Mi auguro che questa vicenda vada a finire bene e che Zaki venga liberato il prima possibile. Spero anche che, pur non essendo un cittadino italiano, il nostro paese possa vigilare su quanto sta accadendo. Vorrei che questo mio piccolo gesto fosse da stimolo ai media per accendere ancora di più i riflettori sulla vicenda di Zaki».

L'arresto da parte delle autorità egiziane di Zaki, studente al master Gemma dell'Università, dedicato agli studi di genere, era stato reso noto l’8 febbraio dal portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury: «Scomparso per alcune ore all'arrivo al Cairo, si trova ora agli arresti nella città natale di al Mansoura. Rischio di detenzione prolungata e tortura», aveva scritto in un tweet. Le accuse nei suoi confronti vanno dall’istigazione alle proteste fino alla diffusione di notizie false. Il mandato di cattura, è stato poi ricostruito, è del 2019, ma l’interessato non ne era a conoscenza. Quando è tornato in Egitto per salutare la famiglia, è scattato l’arresto. Nel mirino, le sue attività con El'gyptian Initiative for Personal Rights.

Del caso sta iniziando a occuparsi la politica, anche se al momento il governo non è ancora intervenuto sul tema. Trattandosi di un cittadino straniero, la situazione è complessa. Senza contare che anche sul caso Regeni, cittadino italiano, il nostro paese ha agito in maniera molto timida. «Abbiamo presentato un'interrogazione in commissione Esteri per sapere quali informazioni ha il ministro Di Maio sulla vicenda e come intende fare pressione sul governo egiziano affinché liberi Patrick George Zaky, per scongiurare quanto invece accaduto a Giulio Regeni», ha detto a questo proposito Lia Quartapelle, capogruppo del Pd in commissione Esteri alla Camera, parlando dell'interrogazione a firma anche di De Maria, Schirò, Fassino, Boldrini, Serracchiani, Ungaro, Sportiello, Rizzo Nervo, Romano, La Marca, Palazzotto. «Per 24 ore di lui si è persa ogni traccia - ha aggiunto Quartapelle - non ha potuto contattare la famiglia, ne' un avvocato. E purtroppo esiste il fondato timore che sia stato torturato anche con l'elettrochoc».

Prese di posizione sono arrivate anche da esponenti dei Cinque Stelle, come l’europarlamentare Massimo Castaldo, e di Forza Italia, con il deputato Giorgio Mulè, nonché da Cgil e Arci. Anche l’Università di Bologna sta facendo pressione perché l’Italia intervenga sul caso. «Il Consiglio di Amministrazione dell'Università di Bologna - si legge in un comunicato - esprime preoccupazione per la vicenda che sta coinvolgendo Patrick George Zaky e manifesta piena solidarietà all'intera comunità studentesca dell'Alma Mater. Il Consiglio di Amministrazione continuerà a monitorare con grande attenzione l'evolversi di questa vicenda, auspicando che possa risolversi rapidamente, con trasparenza e nel pieno rispetto dei diritti fondamentali della persona».

 

 

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