Italia e Estero

Il fratello di un carabiniere ucciso, ora vogliamo la verità

Agenti di polizia e del reparto 'Scientifica' in piazza Sanità Napoli per i rilievi dei bossoli dopo la stasa avvenuta nella notte. Nella stessa piazza , nel settembre 2015, venne ucciso accidentalmente durante un raid simile, Genny Cesarano raffiguranto nella piazza da una scultura dedicata alle vittim innocenti di camorra, 19 luglio 2019 ANSA / CIRO FUSCO
Agenti di polizia e del reparto 'Scientifica' in piazza Sanità Napoli per i rilievi dei bossoli dopo la stasa avvenuta nella notte. Nella stessa piazza , nel settembre 2015, venne ucciso accidentalmente durante un raid simile, Genny Cesarano raffiguranto nella piazza da una scultura dedicata alle vittim innocenti di camorra, 19 luglio 2019 ANSA / CIRO FUSCO
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CASERTA, 29 MAR - "Ora che Francesco 'Sandokan' Schiavone si è pentito vogliamo sapere la verità su mio fratello Salvatore, sui mandanti del suo omicidio. E credo che Schiavone sappia la verità". Lo dice all'ANSA Gennaro Nuvoletta, fratello di Salvatore, il carabiniere ucciso nel 1982 a soli 20 anni dai Casalesi che volevano vendicarsi della morte di un loro esponente, Mario Schiavone, cugino di Sandokan, ucciso nel corso di un conflitto a fuoco con i carabinieri in un giorno peraltro in cui Salvatore Nuvoletta non era in servizio. Durante l'agguato mortale, Nuvoletta salvò dai colpi esplosi dai sicari anche un bimbo, Bruno D'Aria.

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