Italia e Estero

Il Fondo monetario ribadisce il suo sostegno al governo Milei

(L-R) Argentine President Javier Milei and Managing Director of the International Monetary Fund Kristalina Georgieva attend a Session VI – Artificial Intelligence, Energy, Africa- Mediterranean with G7 leaders and state leaders outreach during the Borgo Egnazia Summit in Brindisi, Italy, June 14, 2024 ANSA / GIUSEPPE LAMI
(L-R) Argentine President Javier Milei and Managing Director of the International Monetary Fund Kristalina Georgieva attend a Session VI – Artificial Intelligence, Energy, Africa- Mediterranean with G7 leaders and state leaders outreach during the Borgo Egnazia Summit in Brindisi, Italy, June 14, 2024 ANSA / GIUSEPPE LAMI
AA

BUENOS AIRES, 09 SET - "Il Fondo monetario internazionale (Fmi) collabora strettamente con le autorità argentine nell'attuazione del suo programma di stabilizzazione e per migliorare le prospettive di crescita del Paese". Questo il messaggio pubblicato oggi dalla portavoce dell'istituzione di credito multilaterale, Julie Kozack, nel contesto della forte volatilità che ha investito il mercato argentino all'indomani dell'inattesa e dura sconfitta del governo ultraliberista di Javier Milei alle elezioni provinciali di Buenos Aires. La nota conclude affermando che il Fmi "sostiene l'impegno (del governo Milei) a garantire la sostenibilità del programma monetario e l'adesione all'ancora fiscale e all'agenda di deregolamentazione". L'istituzione guidata da Kristalina Georgieva ha siglato ad aprile con Buenos Aires un nuovo programma di assistenza finanziaria da 20 miliardi di dollari che si aggiunge al credito da 45 miliardi caduto in default nel 2019 e ristrutturato nel 2022. Tra le condizioni pattuite nell'accordo, il governo argentino si impegnava ad avviare un percorso di accumulazione di riserve nella Banca Centrale per fare fronte alle future scadenze del debito. La decisione dell'esecutivo di Javier Milei di rinviare l'acquisto di divise e di intervenire nelle ultime settimane vendendo riserve sul mercato dei cambi per fare fronte alle pressioni svalutative ha alimentato invece le incertezze tra gli investitori, un contesto che si è acuito poi in modo esponenziale con il risultato delle elezioni e la vittoria dell'opposizione peronista.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Argomenti