Italia e Estero

Il Brasile vieta tatuaggi e piercing 'estetici' su cani e gatti

epa11146852 Guest RM Montes (R) spends time with Clay, a dog under the care of the Philippine Animal Welfare Society (PAWS) shelter in Quezon City, Metro Manila, Philippines, 12 February 2024. As Valentine's Day on 14 February approaches, PAWS opens its doors to animal lovers who can visit, meet and interact on a 'FURst Date' with cats and dogs that have been rescued from inhumane circumstances and taken under the shelter's care. EPA/ROLEX DELA PENA
epa11146852 Guest RM Montes (R) spends time with Clay, a dog under the care of the Philippine Animal Welfare Society (PAWS) shelter in Quezon City, Metro Manila, Philippines, 12 February 2024. As Valentine's Day on 14 February approaches, PAWS opens its doors to animal lovers who can visit, meet and interact on a 'FURst Date' with cats and dogs that have been rescued from inhumane circumstances and taken under the shelter's care. EPA/ROLEX DELA PENA
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RIO DE JANEIRO, 21 GIU - Da oggi in Brasile tatuare o applicare piercing su cani e gatti per motivi puramente 'estetici' sarà reato. La nuova legge, approvata in parlamento, prevede pene da 2 a 5 anni di reclusione, oltre a sanzioni economiche e alla perdita della custodia dell'animale per i trasgressori. Se l'intervento provoca la morte dell'animale, la pena potrà essere aumentata. La norma modifica la legge sui crimini ambientali del 1998 equiparando queste pratiche ad atti di abuso o mutilazione contro animali, selvatici o domestici. Il divieto non si applica ai procedimenti utilizzati per scopi non estetici, come le marcature effettuate su cani e gatti per identificare quelli già castrati o quelle previste per gli animali di allevamento. Nel presentare la proposta, il deputato Fred Costa aveva denunciato la crescente diffusione di tatuaggi e piercing sugli animali domestici, sottolineando la necessità di un intervento legislativo a loro tutela. Il provvedimento è stato accolto positivamente dal Consiglio Federale di Medicina Veterinaria (Cfmv), che già nel 2018 aveva definito queste pratiche come maltrattamenti. Secondo i veterinari, oltre a provocare dolore, tatuaggi e piercing possono causare gravi complicazioni come infezioni, necrosi e lacerazioni.

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