Italia e Estero

I dolori di Roma e Milano: Raggi traballa, Sala si è autosospeso

Continuano i guai politici per Roma e Milano, con le amministrazioni indebolite dai recenti casi giudiziari
AA

Continuano i guai politici per Roma e Milano, con le amministrazioni indebolite dai recenti casi giudiziari.

Nella capitale è arrivato il tempo della resa dei conti fra i Cinquestelle dopo l'arresto del braccio destro della sindaca capitolina Virginia Raggi, Raffaele Marra, avvenuto ieri con l'accusa di corruzione. 

La prima cittadina romana, da mesi sulla graticola per i continui guai all’interno della sua amministrazione, comprese le recenti dimissioni dell’assessore Paola Muraro, indagata, ha tentato una difesa pubblica facendo mea culpa e ammettendo che «abbiamo sbagliato». Grillo però l'ha ripresa con forza: «Su Marra te lo avevo detto ora rimedia». 

In serata c’è stato duro confronto interno al vertice dei Cinquestelle con gli «ortodossi» al contrattacco. Paola Taverna, Carla Ruocco e Nicola Morra sottolineano che «non basta chiedere scusa» e Roberto Fico chiarisce che «Marra non è solo un tecnico». Nel mirino c'è anche Di Maio, prodigo nel sostegno alla Raggi.

A Milano, invece, tiene banco l’inchiesta sulla Piastra dei servizi di Expo 2015. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, dopo essersi autosospeso dall'incarico in quanto indagato, si dice «preoccupato» per la situazione in cui può venirsi a trovare la città, ma «tranquillo» in coscienza. 

«Fino al momento in cui mi sarà chiarito il quadro accusatorio - chiarisce - ritengo di non poter esercitare i miei compiti istituzionali», una decisione che scatena un dibattito fra pro e contro. 

Per il leader della Lega Nord Salvini «i milanesi meritano chiarezza, se Sala ha la coscienza pulita faccia il sindaco». L'ex sfidante alle comunali Parisi parla di «decisione isterica». Molti gli attestati di solidarietà al sindaco, a partire dal presidente dell'Anac Cantone che lo difende: «All'inizio c'è stato un confronto anche serrato sulle nostre competenze, ma poi abbiamo preso le misure e lui ha sempre collaborato in maniera leale».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia