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Guerra in Ucraina, piovono bombe sul centro di Kiev: live blog

Dopo 21 giorni i combattimenti non accennano a cessare. Trattative in atto, oggi le delegazioni di nuovo in videoconferenza
Un edificio residenziale del quartiere Podilskyi di Kiev devastato da un colpo di artigliera russa - Foto polizia ucraina / Ansa - © www.giornaledibrescia.it
Un edificio residenziale del quartiere Podilskyi di Kiev devastato da un colpo di artigliera russa - Foto polizia ucraina / Ansa - © www.giornaledibrescia.it
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La guerra lampo di Putin si sta trasformando in una lento e spietato pantano per entrambe le parti in causa, tra civili stretti nella morsa dell'assedio che pare la prospettiva inesorabile per gran parte delle città dell'Ucraina, e truppe russe impreparate ad una tenace resistenza. Sul terreno restano, dopo tre settimane di scontri (qui il quadro dell'ultima giornata), migliaia di vittime, per lo più cittadini inermi, bimbi compresi (90 secondo le stime più accreditate), senza contare il numero elevatissimo di profughi. E la situazione, nonostante le trattative in atto, non pare destinata a migliorare in breve, anzi. La capitale Kiev è bersaglio ripetuto di bombardamenti e lanci missilistici che hanno colpito anche il centro della città.

22.28 - Zelensky incontra i tre premier Ue
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato i premier di Slovenia, Polonia e Repubblica Ceca, Janez Jansa e Mateusz Morawiecki, arrivati oggi a Kiev. «Stanno bombardando ovunque. Non solo Kiev, ma anche le aree occidentali», ha detto Zelensky ai suoi interlocutori, secondo quanto ha mostrato un video su Telegram. 

19.54 - Joe Biden volerà in Europa
Joe Biden volerà in Europa la prossima settimana per partecipare al vertice straordinario della Nato e al Consiglio europeo sull'Ucraina con l'obiettivo di riaffermare l'impegno «ferreo» degli Stati Uniti verso gli alleati. 

 

18.01 - Il 24 marzo consiglio straordinario Nato sulla Russia
«Ho convocato un vertice straordinario il 24 marzo al quartier generale della Nato. Affronteremo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, il nostro forte sostegno all'Ucraina e l'ulteriore rafforzamento della deterrenza e della difesa della Nato. In questo momento critico, il Nord America e l'Europa devono continuare a stare insieme». Lo annuncia il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg con un tweet.

 

17.10 - Putin : «Kiev non seria nel trovare soluzioni»
L'Ucraina non è seria nel voler trovare una soluzione mutualmente accettabile. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto riporta il Cremlino - citato dall'agenzia Bloomberg - riferendo della conversazione con il presidente del Consiglio Ue Michel.

 

17.08 - Ucraina: uccisi una giornalista e un cameraman
Anche la giornalista ucraina Alexandra Kuvshinova è morta in seguito all'attacco russo nel nord ovest di Kiev in cui è rimasto ucciso il cameraman della Fox Pierre Zakrewski. Lo riferisce l'agenzia di stampa ucraina Unian, aggiungendo che il terzo reporter, il britannico Ben Hall, che era con loro nell'auto colpita e rimasto gravemente ferito, sarebbe stato sottoposto ad un intervento per l'amputazione di una gamba. La Fox, riferisce la Cnn, non ha ancora confermato se Kuvshinova stesse lavorando con il team dell'emittente americana.  

15.56 - Il Papa è stato invitato a Kiev
«Il Santo Padre ha ricevuto la lettera del sindaco della Capitale ucraina ed è vicino alle sofferenze della città, alla sua gente, a chi ne è dovuto fuggire e a chi è chiamato ad amministrarla. Prega il Signore che siano protetti dalla violenza. E per loro e per tutti ribadisce l'appello fatto domenica scorsa con la Preghiera dell'Angelus: 'Davanti alla barbarie dell'uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi non ci sono ragioni strategiche che tengano: c'è solo da cessare l'inaccettabile aggressione armata, prima che riduca le città a cimiterì». Così, rispondendo ai giornalisti, il portavoce vaticano Matteo Bruni.

15.19 - Anonymous rimette ko i siti governativi russi
Nuovo round di attacchi contro i siti governativi russi da parte di Anonymous. Lo rivendica il collettivo di attivisti su Twitter, usando l'hashtag #OpRussia. I siti messi offline sono Moscow.ru, quello del Centro analitico per il governo della Federazione Russa, del Ministero dello Sport, e quello dell'Fsb, il Servizio federale per la sicurezza, già messo offline nei giorni scorsi. Il collettivo da giorni ha avviato anche una campagna informativa diretta ai cittadini russi, attraverso il sito 1920.in: permette di mandare sms a numeri di telefono  russi e informarli sulla guerra, per superare così la censura del Cremlino. Sono stati inviati, ha reso noto Anonymous, milioni di sms.

14.47 - Zelensky: «Ucraina non può entrare nella Nato»
«L'Ucraina si rende conto che non è nella Nato. Abbiamo sentito per anni parlare di porte aperte, ma abbiamo anche sentito dire che non possiamo entrarci, e dobbiamo riconoscerlo». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso online alla Joint Expeditionary Force di Londra, citato dall'agenzia Unian.

14.10 - Fondi raccolti con i Lego ispirati a Zelensky
Oltre 16mila dollari, che andranno in beneficenza, sono stati raccolti dalla vendita di Lego ispirati alla guerra in Ucraina. Lo riportano i media ucraini. Citizen Brick, un rivenditore della Lego con sede a Chicago, ha venduto dei mini personaggi che raffigurano il presidente ucraino Volodymyr Zelensky (al costo di 100 dollari l'uno) e delle bottiglie di molotov (10 dollari), raccogliendo complessivamente 16.540 dollari che andranno devoluti a sostegno dell' Ucraina. Citizen Brick ha donato i fondi alla associazione di  beneficenza americana Direct Relief per far arrivare forniture mediche all' Ucraina.

14.05 - Kiev intercetta soldati russi: «Fucilato chi è scappato»
I servizi speciali ucraini hanno intercettato alcune conversazioni telefoniche tra i soldati russi secondo cui molti, tra le fila delle forze di Putin, vorrebbero fuggire dalla guerra ma rischiano di essere fucilati. Lo scrive l'agenzia ucraina Unian riportando la trascrizione di una delle chiamate: «Voglio tornare (in Russia), tutti lo vogliono. Buldachiev è scappato e per questo è stato ucciso. Anche Ravshan per questo è stato ucciso: quelli che volevano tornare a casa sono stati fucilati».

12.03 - Sale a tre milioni il numero dei profughi
Il numero di persone fuggite dall'Ucraina dall'inizio dell'invasione del Paese da parte dell'esercito russo ha raggiunto i 3 milioni. Lo ha affermato un portavoce dell'organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) di Ginevra. «Ora abbiamo raggiunto la soglia dei 3 milioni in termini di movimenti di popolazione fuori dall'Ucraina», ha detto il portavoce dell'Oim Paul Dillon durante una conferenza stampa delle Nazioni Unite.

11.56 - Di Maio: «Trattative in salita, Putin non vuole la pace»
«Quella sull' Ucraina è «una trattativa in salita, nonostante le aperture del presidente ucraino». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al termine della sua visita in Moldavia. «Zelensky ha fatto un'apertura molto chiara sia sulla Nato, sia sulla questione territoriale del Donbass e della Crimea, ma Putin sta dimostrando di  non volere la pace», ha aggiunto il titolare della Farnesina.

10.25 - Media ucraini rilanciano la giornalista russa in tv col cartello No War
L'immagine di Marina Ovsyannikova, la giornalista della tv russa apparsa in diretta durante un tg alle spalle della conduttrice per mostrare un cartello di protesta contro la guerra in Ucraina, sta suscitando grande eco anche in Ucraina. A Kiev c'è persino incredulità davanti alla clamorosa forma di opposizione al conflitto innescato da Putin, che è già costata alla giornalista russa l'arresto.

9.45 - Nuovo tentativo di garantire soccorsi a Mariupol
Un altro tentativo di consegnare rifornimenti ai civili intrappolati nella città assediata di Mariupol sarà fatto oggi. Lo ha affermato il vice primo ministro ucraina, Iryna Vereshchuk. Ieri Mosca ha permesso al primo convoglio di civili di fuggire da Mariupol, ma un alto assistente presidenziale ha affermato che la Russia ha nuovamente bloccato un convoglio di aiuti umanitari che cercava di raggiungere la città con i rifornimenti, scrive il Guardian online. Ottenere un passaggio sicuro per gli aiuti da far arrivare a Mariupol e per far evacuare i civili è stata la principale richiesta di Kiev in diversi round di colloqui. Vereshchuk ha confermato che un convoglio con forniture umanitarie si dirigerà verso Mariupol oggi. «Sulla via del ritorno porterà con sé donne e bambini», ha aggiunto.

9.21 - I premier polacco, ceco e sloveno a Kiev
Il primo ministro della Polonia Mateusz Morawiecki e i premier di Repubblica Ceca e Slovenia, Petr Fiala e Janez Jansa, saranno oggi a Kiev. Lo ha comunicato il governo polacco in una nota. I premier, è spiegato, «si recheranno oggi a Kiev come rappresentanti del Consiglio europeo per incontrare Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky e il primo ministro dell' Ucraina Denis Shmyhal». «Lo scopo della visita - si legge ancora nella nota - è confermare l'inequivocabile sostegno dell'intera Unione Europea alla sovranità e all'indipendenza dell' Ucraina». L'obiettivo è anche quello di «presentare un ampio pacchetto di sostegni all' Ucraina e agli ucraini».

9.12 - «La Russia ha perso 13mila soldati»
Secondo fonti di Kiev (che tuttavia non danno conto delle perdite dell'esercito ucraino), i russi dall'inizio della guerra avrebbero perso 13mila soldati oltre ad un notevole numero di veicoli e velivoli militari, sistemi d'arma, mezzi per la logistica. Lo riporta il Kyiv Indipendent.

8.34 - Kiev, edificio colpito: almeno due civili morti
I servizi di emergenza ucraini spiegano su Facebook che l'esplosione ha colpito un edificio di 15 piani nel quartiere di Sviatochine, nella parte occidentale di Kiev, e ha causato un grande incendio. «Due corpi senza vita sono stati trovati sul luogo», spiegano i soccorritori, aggiungendo di essere riusciti a salvare 27 persone. L'esplosione ha fatto scoppiare tutti i vetri dell'immobile e di quelli vicini, secondo quanto ha constatato un giornalista dell'Afp sul posto.

8.10 - Pullman di profughi colpiti a Gostomel
Fonti della polizia ucraina, riportate da Kyiv Indipendent, accusano i soldati russi di aver attaccato i primi 10 pullman carichi di cittadini in fuga diretti verso la frontiera che stavano  lasciando Gostomel, a nord est di Kiev, la cittadina in cui ha sede l'aeroporto già oggetto di bombardamenti perché sede dell'importante azienda produttrice di aerei Antonov. Le truppe di Putin avrebbero aperto il fuoco sui primi quattro bus. Il bilancio sarebbe di una donna uccisa e due ferite.

7.20 - Corridoi umanitari oggi da Sumy
Per la giornata di oggi sono previsti corridoi di evacuazione da quattro città nella regione nord orientale di Sumy. Lo fanno sapere le autorità cittadine, secondo quanto riporta la Bbc. In un messaggio su Telegram il capo dell'amministrazione regionale di Sumy Dmytro Zhyvytsky ha detto che i percorsi di evacuazione dalle città di Sumy, Konotop, Trostianets e Lebedyn verranno attivati tra le 9 e le 21 ora locale (tra le 8 e le 20 in Italia). Sumy, vicina al confine russo, è stata in questi giorni sotto pesanti bombardamenti e i cittadini sono rimasti senza acqua.

7.10 - Bombardamenti su Kiev
Ancora un'alba di paura a Kiev. Violente esplosioni - almeno tre - sono avvenute verso le 5 in una zona residenziale della capitale ucraina e sono state sentite in tutta la città. Ad essere colpito è stato un palazzo di dieci piani: molti gli appartamenti in fiamme. Poco prima le sirene erano tornate a suonare ed era scattato l'allarme anti aereo. Come riportato da alcuni testimoni, a seguito delle deflagrazioni - probabilmente provocate da missili da crociera - numerosi allarmi di edifici e auto hanno iniziato a suonare per le strade. Anche a Kharkiv sono state segnalate esplosioni in città.

7.00 - Nuovo giorno di trattative
L'ennesima notte di bombardamenti apre il ventesimo giorno di guerra, nel quale i rappresentanti di Russia e Ucraina si incontreranno ancora (in videoconferenza) per cercare di trovare un accordo che metta fine al conflitto. I rappresentanti di Kiev continuano a rinnovare la richiesta di un immediato «cessate» il fuoco e del ritiro delle truppe russe dal loro territorio. La Cina - attraverso il direttore della Commissione affari esteri del Partito comunista cinese Yang Jiechi - invita ancora alla «massima moderazione» nella gestione della crisi, sottolineando l'importanza di proteggere i civili e di prevenire una crisi umanitaria su larga scala.

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