Italia e Estero

Grasso balla da solo e lancia «Liberi e uguali»

Il presidente del senato si smarca dal Pd: «Noi siamo qui senza rancore o nostalgia. A noi sta a cuore il futuro»
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«Fare politica è un onore, non una vergogna. C'è in gioco il futuro dell'Italia e questa è la
nostra sfida: battersi perché tutti, nessuno escluso siano liberi e uguali, liberi e uguali». Lo dice il presidente del Senato Pietro Grasso, chiudendo l'assemblea unitaria della sinistra, citando per la prima volta il nome del nuovo soggetto: «Liberi e uguali».

«Noi siamo qui senza rancore o nostalgia. A noi sta a cuore il futuro». Lo ha detto il
Presidente del Senato, Pietro Grasso, all'assemblea della nuova forza di sinistra.

«Questa è la nostra sfida: battersi perché tutti, nessuno escluso, siano liberi e uguali,
liberi e uguali, liberi e uguali». Ripete tre volte il nome del nuovo soggetto politico il presidente del Senato Pietro Grasso, chiudendo l'assemblea unitaria della sinistra. L'ultima volta che dice «liberi e uguali» la voce si incrina per la commozione e arriva il lungo applauso salvifico. Grasso porta la mano sul cuore e poi si asciuga velocemente le lacrime mentre in sala partono le note di «Dedicato a chi» di Lelio Morra: «Niente dà libertà più di essere se stessi».

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