Giudice Milano prende tempo per decidere su 'decreto Sicurezza'

MILANO, 26 MAG - Ha preferito attendere la conversione in legge, per valutare se ci saranno eventuali modifiche della normativa, la giudice di Milano Ilaria Simi chiamata a decidere su un'istanza della difesa in un processo per direttissima, che ha chiesto di sollevare davanti alla Consulta una questione di legittimità costituzionale sul decreto legge Sicurezza, approvato dal Governo ed entrato in vigore l'11 aprile. In un processo a carico di due arrestati per resistenza a pubblico ufficiale gli avvocati Eugenio Losco e Mauro Straini, il 14 aprile scorso, avevano fatto presente al giudice che il decreto legge Sicurezza è "incostituzionale" per "mancanza delle ragioni di necessaria e straordinaria urgenza per la decretazione governativa". E avevano chiesto di mandare gli atti alla Corte Costituzionale. Oggi la giudice ha spiegato che deciderà il prossimo 10 ottobre, perché vuole attendere l'iter di conversione del decreto. "Non ha rigettato la richiesta - hanno spiegato i legali - l'ha ritenuta rilevante nel caso concreto ed ha preferito attendere. E' il riconoscimento - hanno aggiunto i difensori - che la questione è fondata e per precauzione la giudice ha voluto attendere la conversione del decreto". Il decreto, tra le altre cose, ha introdotto una nuova aggravante se la resistenza è commessa "nei confronti di un ufficiale o un agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza con l'aumento di pena fino alla metà". Aggravante che potrebbe essere applicata, dunque, in questo processo milanese, ma i legali hanno chiesto in aula alla giudice di sollevare questione di illegittimità costituzionale. Si deciderà ad ottobre.
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