Italia e Estero

Giudice Lecce, 'presunta incostituzionalità dl Flussi'

L'aula del Tribunale per l'udienza preliminare a porte chiuse per l'omicidio di Alice Scagni. Genova, 04 aprile 2023 ANSA/LUCA ZENNARO
L'aula del Tribunale per l'udienza preliminare a porte chiuse per l'omicidio di Alice Scagni. Genova, 04 aprile 2023 ANSA/LUCA ZENNARO
AA

LECCE, 02 MAG - Il consigliere di turno e giudice della corte d'Appello di Lecce, Giuseppe Biondi, esprimendosi in merito alla richiesta di proroga del trattenimento di due migranti nel Centro di permanenza per i rimpatri di Restinco (Brindisi) ha sollevato d'ufficio la questione di legittimità costituzionale del 'decreto Flussi' (145/2024), convertito in legge nel dicembre del 2024, e ha sospeso il giudizio. L'ordinanza del giudice, tra le prime in Italia, trae origine anche dal ricorso avverso il rigetto della domanda di protezione internazionale dei due migranti, emesso dalla commissione territoriale di Lecce, avanzato dall'avvocato Bartolo Gagliani, legale dei due migranti (un tunisino ed un cittadino di origine marocchina). Il consigliere della Corte d'Appello ha sospeso il giudizio nei confronti dei due migranti e nell'ordinanza solleva la questione di legittimità costituzionale in riferimento agli articoli 77, comma 2, 25 e 102 della Costituzione, e quindi per le ipotesi di compressioni dei diritti di difesa, mancanza dei requisiti di necessità e urgenza previsti da ogni decreto legge, e nessuna specializzazione del giudicante su un tema complesso. Inoltre il giudice rileva possibili profili di incostituzionalità in riferimento all'articolo 3 della Costituzione che stabilisce che 'tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali'.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Argomenti