Italia e Estero

Gioco: imprese in calo del 15,9%

Ma, secondo la ricerca della Camera di commercio di Milano, gli apparecchi a gettoni crescono del 25%
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In Italia scendono a 9mila unità le imprese del gioco. Il calo è del 15,9%. Ma la gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro sale del 25% (a Brescia, tuttavia, si registra un calo di poco inferiore al 26%).

È quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati relativi alle sedi di impresa e alle localizzazioni attive specializzate nel gioco. La classifica, per numero complessivo di attività, vede Napoli al primo posto: ne conta oltre mille (+15,6%). Seguono Roma con 694 (-20,3%) e Milano con 438 (-19,5%).

A metà della classifica sulla sedi d’impresa e unità locali (in provincia e fuori provincia) attive nel settore gioco in Italia ci sono Forlì, Macerata e Mantova, tutte con 53 attività. Chiudono il lungo elenco Vibo Valentia con 14, Verbania con 13, Oristano con 11, Nuoro con 8 ed Enna con 7.

Tra le prime dieci province, oltre a Napoli, le uniche ad aumentare sono Salerno (+9,8%), Caserta (+14,3%) e Reggio Calabria (+6,9%). Un calo maggiore delle imprese del gioco si è avuto in Lombardia, rispetto alla media italiana: nell’ultimo anno quelle specializzate che, tra sedi ed unità locali, si dedicano al settore sono diminuite complessivamente del 21,7% passando da 1.495 a 1.170.

In controtendenza la gestione di apparecchi a moneta o a gettone (+24,8%). Ed è lombarda circa un’impresa del settore su otto in Italia (12,8%). Tra le province Milano è prima con 438 attività (-19,5%), seguita da Brescia (153, -15,5%) e Bergamo (123, -25,9%).

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