Gdf su caso Visibilia, 'Santanchè sapeva dello squilibrio finanziario'

MILANO, 18 DIC - Visibilia Editore era "in forte squilibrio finanziario già dal 2016" e "non è chiaro, però, perché il valore della voce 'avviamento' non fosse stato rettificato già quell'anno". Il "board che gestiva la società era a conoscenza delle criticità" e "all'epoca dei fatti il presidente del Cda era Daniela Santanchè" e non ci furono "risposte", anche se i soci di minoranza già all'epoca avevano "sollevato" quelle problematiche. E' un passaggio della deposizione di un investigatore della Gdf, il primo testimone nel processo milanese che vede imputata la ministra del Turismo, assieme ad altre 15 persone, per il presunto falso in bilancio di Visibilia, il gruppo editoriale da lei fondato e da cui ha dismesso, poi, cariche e quote. Il maggiore della Guardia di Finanza Salvatore Della Corte, che ha condotto le indagini quando era al Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, rispondendo alle domande dei pm Luigi Luzi e Marina Gravina, ha ripercorso le analisi di tutti i bilanci, a partire dal 2014, della società editoriale. Partendo dall'esposto che venne depositato dai soci di minoranza nel 2022, che fece scattare le indagini, fino a concentrarsi su due voci dei bilanci, l'avviamento e le imposte anticipate. La società "dal 2014 aveva messo in bilancio l'avviamento (ossia il valore relativo alla capacità della società di produrre reddito, ndr) per 4,3 milioni", ma, ha spiegato il teste dell'accusa, avrebbe dovuto essere "svalutato sin dal 2016, perché la perdita di esercizio dava un dato nettamente differente". Gli indici "di redditività patrimoniale e di solidità erano fortemente negativi", ma, stando alla ricostruzione della Gdf, la società, che era guidata da Santanchè, lasciò che il "problema avviamento" scoppiasse "nel bilancio 2021". Venne incaricata "la società Deloitte", come revisore, "che disse di svalutare l'avviamento per 2,7 milioni". Dal 2016 al 2022, ha proseguito, "il titolo" della spa quotata "era sceso del 99 per cento, per ogni euro investito il 99 per cento veniva bruciato". Visibilia Editore, poi, "non era in grado di far fronte ai propri debiti".
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