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Gdf arresta capocantiere che pretendeva il 'pizzo' dagli operai

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MILANO, 18 SET - Pretendeva il pizzo dagli operai suoi sottoposti, facendosi ridare parte dello stipendio, pena il licenziamento. I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Milano, su delega della Procura hanno eseguito una misura agli arresti domiciliari confronti di un dipendente di una società edile per il reato di estorsione continuata aggravata. L'indagine condotta dai Finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano di Milano, ha accertato che il capocantiere sistematicamente minacciava e chiedeva denaro agli operai assegnati alla sua squadra. L'indagato, infatti, sfruttando lo stato di bisogno dei lavoratori, pretendeva la retrocessione di una quota del loro stipendio. minacciando di licenziarli qualora non avessero ottemperato. In alcuni casi, la decurtazione veniva applicata direttamente a monte sul salario, senza il consenso dei lavoratori e all'insaputa del datore di lavoro. In caso di protesta da parte della vittima, l'indagato comunicava al datore di lavoro un numero di ore inferiore a quelle reali, attribuendole falsamente ad altri dipendenti costretti poi a cedergli successivamente l'eccedenza. La misura cautelare disposta dal gip di Milano è stata poi confermata da quello di Lodi, al quale il fascicolo è stato trasmesso per competenza territoriale.

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